lunedì 18 febbraio 2013

Incontro con Confartigi​anato: necessaria una nuova legge per le aree di confine

Elaborare una seconda legge sulle aree di confine per far fronte alla penalizzazione che le nostre aziende vivono rispetto a quelle slovene; intervenire sulla burocrazia velocizzando le autorizzazioni, garantire una presenza continua sul territorio. Questi gli impegni che ho preso di fronte alla giunta provinciale di Confartigianato, riunitasi mercoledì sera a Cormons. Un impegno che è piaciuto agli artigiani. «Che qualcuno ci metta la sua faccia e si prenda responsabilità personali è un bel segnale di fiducia che serviva da tempo» hanno spiegato. 
 
Nel corso dell'incontro è stata esaminata la situazione attuale, con i problemi e le difficoltà di un settore, quello degli artigiani e delle microimprese, che da solo garantisce il 60% per Pil in Italia e in provincia. I problemi delle piccole e e medie imprese li vivo nella mia attività ogni giorno, per questo so che le cose di cui c'è bisogno sono poche e concrete: un governo stabile, la revisione in chiave progressiva dell'Imu, la sburocratizzazione, e la certezza e la rapidità della giustizia. E poi c'è ovviamente il bisogno che tutti insieme lavoriamo di comune accordo, tra politici, categorie produttive ed enti per difendere un territorio che altrimenti non va da nessuna parte. 
 
In quest'ottica ricade anche la proposta di creare un gruppo di esperti che possa elaborare una nuova legge per le aree di confine, facendo anche base sul Gect, che mi sono impegnato a seguire in Parlamento.

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