venerdì 27 dicembre 2013

Nautica: odg per rilanciare il settore

Ampliare anche al settore della nautica incentivi analoghi a quelli utilizzati nelle detrazioni per le spese di riqualificazione energetica degli edifici, per stimolare il rilancio di un settore che, tra la crisi economica e le tariffe di ormeggio, sta pagando il suo tributo alla congiuntura economica, con conseguente e drammatica perdita di posti di lavoro: questo l'oggetto dell'Ordine del giorno, approvato nell'ambito della legge di Stabilità, da me presentato su stimolo e collaborazione di Ditenave.
Oltre al danno della recessione europea e della crisi internazionale dei mercati, il settore ha subito una riduzioni del fatturato del 70-80%, con un calo del 26% di gettito per l’erario in quanto molte imbarcazioni si sono spostate su porti esteri e la normativa Europea imporrà, a breve, vincoli sempre più stringenti in materia di emissioni (SOx, NOx, CO 2, rumore, ecc.) e di efficienza energetica.

Per stimolare il rientro delle imbarcazioni che negli ultimi anni hanno privilegiato lo stazionamento all’estero, sono quindi necessarie tariffe di ormeggio competitive praticate da marina riqualificati sotto il profilo energetico, e incentivi per imbarcazioni rispettose dell’ambiente (sia in conseguenza di interventi di refitting in chiave green che di demolizione-acquisto di una nuova imbarcazione in linea con le nuove normative ambientali). E per incentivare entrambi questi interventi la strada praticabile è un meccanismo analogo a quello utilizzato per le detrazioni di riqualificazione energetica degli edifici introdotto con la Finanziaria 2007. I marina, le strutture di diporto, ma anche i proprietari di barche (qualora stazionanti in Italia) potrebbero avere degli sgravi anche importanti nel momento in cui decidessero di ammodernare le proprie strutture in chiave di riqualificazione energetica. L’onere a carico della finanza pubblica per gli incentivi verrebbe bilanciato da vantaggi per l’erario derivanti dall’incremento del giro di affari dei marina, delle ditte di assistenza alla nautica e dai cantieri costruttori.

In particolare per quanto attiene ai marina si può prevedere di incentivare interventi di riqualificazione impiantistica per favorire forme di autosufficienza energetica prodotta con fonti rinnovabili alternative a quelle tradizionali. Ciò consentirebbe di vendere il surplus di energia alla rete inserendo i marina nel modello previsto dal Piano Energetico nazionale.




martedì 24 dicembre 2013

Auguri di Buon Natale e buon 2014

Auguro a tutti un Natale sereno da passare con la propria famiglia e un 2014 di ripresa non solo economica, bensì morale (è la cosa a cui tengo di più). Buone Feste a tutti!


venerdì 13 dicembre 2013

Treni: puntare sullla rotaia e non sulla gomma.

Condivido le tante preoccupazioni di pendolari e amministratori sulla vicenda delle soppressioni e modifiche di fermate ferroviarie in Fvg legate all'orario cadenzato Trenitalia. Dopo la notizia della possibile soppressione della stazione di Redipuglia (proprio in occasione dell'anniversario della Grande Guerra) è arrivata quella della sospensione temporanea delle fermate di Mossa e Capriva, con il pericolo concreto di penalizzazione del trasporto su rotaia nel nostro territorio. È un discorso che va purtroppo avanti da anni, con investimenti assolutamente squilibrati verso la gomma, nonostante i tanti danni che produce, sia all'ambiente che alle infrastrutture (vedi i problemi del trasporto bramme nel mandamento, che mi ha sempre visto battagliero). E la previsione di una futura fermata presso l'aeroporto regionale di Ronchi da sola non può certo bilanciare la situazione. Mi faccio quindi carico delle preoccupazioni espresse in merito, e sono assolutamente disponibile a portarle all'attenzione di chi dovere, nella speranza che in un futuro ci sia un deciso cambiamento deciso di rotta.





martedì 10 dicembre 2013

Vigili del Fuoco di Monfalcone: nessun declassamento!

Ho ricevuto rassicurazioni dal Ministero dell'interno sul mantenimento dell'attuale classificazione (D2) del distaccamento Vigili del Fuoco di Monfalcone, che serve anche Grado e il mandamento. Sono felice quindi che una vicenda che rischiava di essere problematica per la nostra provincia si sia risolta in modo positivo.

Dopo aver contattato i diversi rappresentanti sindacali, ho chiesto spiegazioni ai rappresentanti ministeriali sulla questione del possibile declassamento della sede di Monfalcone, con ripercussioni sulla sua funzionalità e sull'operatività (la sede è già in sofferenza di personale). Mi hanno assicurato che non esiste alcun progetto di declassamento per la sede di Monfalcone, e quindi il pericolo è definitivamente scongiurato. Bene!





sabato 30 novembre 2013

Impianti sportivi: recupero parziale dei fondi

Quarantacinque milioni di euro in tre anni per garantire mutui per l'ampliamento, la messa in sicurezza e l'acquisto di attrezzature per impianti sportivi: questo il modo in cui si è riusciti (parzialmente) a recuperare nella legge di Stabilità i fondi dedicati all'impiantistica sportiva rimasti bloccati per via della decisione della Corte Costituzionale in conseguenza a un'osservazione sollevata della regione Veneto.

I fondi sono divisi in 10 milioni per il 2014, 15 nel 2015 e 20 nel 2016, grazie ai quali si andrà a finanziare un fondo di garanzia ai mutui stipulati da privati (ovvero associazioni sportive) e Comuni per interventi di miglioramento degli impianti sportivi. In questo modo si supportano i Comuni e associazioni che intendono intervenire per l'ammodernamento e la messa in sicurezza degli impianti.

Questo non ha purtroppo la stessa valenza dei quasi 50 milioni che erano stati ipotizzati con il primo intervento, ma era l'unico modo per dare una risposta immediata alle domande pervenute e che rischiavano di essere bloccate dall'intervento della regione Veneto.





mercoledì 13 novembre 2013

Pubblicato il decreto per rateazioni Equitalia

Ricordate la mia sfuriata di qualche giorno fa sul Piccolo per lo stop al decreto Equitalia? Ebbene,  sulla gazzetta ufficiale è stato pubblicato il decreto attuativo per la rateazione dei debiti verso Equitalia, che tante realtà produttive e nuclei famigliari del nostro territorio stavano aspettando. E' una buona notizia: finalmente, dopo il voto di qualche mese fa, il provvedimento diventa effettivo. Speriamo solo di non dover attendere anche la circolare attuativa.
Il provvedimento comunque ora è dotato di regolamento, quindi attivo, e prevede, come era stato  annunciato, tutta una serie di provvedimenti a favore della rateazione dei debiti verso Equitalia, che potranno ora essere ''spalmati'' su un tempo maggiore, fino a un massimo di 120 rate. Un provvedimento atteso oltre che dai singoli anche dalle nostre aziende, e che rischiava di essere vanificato dal ritardo nella pubblicazione del regolamento. Sono soddisfatto che adesso questo problema sia stato superato.





mercoledì 6 novembre 2013

Sport regionale: a rischio i fondi !

Ci saranno state anche tutte le ragioni, non lo nego, ma il risultato è che lo sport regionale rischia di perdere milioni di euro di finanziamenti (e in tutta Italia quasi 50 milioni) che sarebbero stati una boccata di ossigeno per l'impiantistica sportiva. La Corte Costituzionale ha infatti accolto il ricorso presentato dalla Regione Veneto in merito alla norma che prevedeva l'erogazione di 18 + 30 milioni di euro per la manutenzione e il rinnovo dell'impiantistica sportiva.

La motivazione della sentenza che blocca il finanziamento è che la competenza sugli impianti è regionale, non statale, e quindi ''tali misure possono divenire strumenti indiretti, ma pervasivi, di ingerenza dello Stato nell’esercizio delle funzioni delle Regioni e degli enti locali, nonché di sovrapposizione di politiche e di indirizzi governati centralmente a quelli legittimamente decisi dalle Regioni negli ambiti materiali di propria competenza''. Per carità, ci saranno state anche tutte le ragioni per fare ricorso ma il risultato è che adesso le regioni si troveranno bloccati anche questi pochi fondi che potevano avere. E lo trovo veramente assurdo.

I fondi non erano destinati a realizzazioni di nuovi impianti, ma solo a interventi di urgenza su costruzioni già esistenti: riparazioni, miglioramenti, rinnovi. Insomma, interventi urgenti per far sì che gli impianti fossero sicuri e a norma di legge. Invece, a causa di quello che è accaduto, tutto è bloccato.
Ora vedremo di recuperare i fondi in finanziaria, e dato che le oltre 9000 domande provenienti da tutte le regioni sono già state protocollate, speriamo di riuscire a ottenere una distribuzione secondo graduatoria. Che dire? Mi pare l'ennesima dimostrazione di quanto bravi siamo a darci la zappa sui piedi.





Qualche nervoso ogni tanto lo si prende...

Decreto del fare ritardi - Dal Piccolo 2 novembre 2013

lunedì 28 ottobre 2013

Lavoratori frontalieri: una mozione per la tutela

Sono oltre 140.000 i lavoratori frontalieri in tutta Italia. Il Fvg, con i lavoratori che quotidianamente si spostano in Slovenia per lavoro, contribuisce in maniera significativa a questo numero. Si tratta di lavoratori che svolgono un'importante funzione di compensazione in un mercato del lavoro interno caratterizzato da un alto tasso di disoccupazione, specie nel settore manufatturiero. Il problema si presenta però quando le economie frontaliere risentono della crisi, e i lavoratori occupati oltreconfine sono i primi a perdere lavoro. Ecco perché abbiamo promosso una mozione che impegni il governo in tre azioni: promuovere un tavolo di confronto con sindacati e lavoratori delle zone di confine per predisporre l'impianto di uno statuto dei lavoratori e produrre accordi bilaterali che prevedano una disciplina del lavoro frontaliero e una regolazione del trattamento fiscale di questi lavoratori; confermare nella Legge di stabilità la franchigia di esenzione per i redditi di lavoro dipendente prodotti all'estero, sospendendo il pagamento dell'anticipo previsto per il 2014; e definire la questione dell'utilizzo della risorse esistenti nella gestione con contabilità separata Inps già destinati all'erogazione del trattamento speciale di disoccupazione, destinandole in favore dei lavoratori frontalieri.





sabato 26 ottobre 2013

Incontro con gli elettori: interessanti spunti di discussione

Un incontro che ha permesso di spiegare come si svolge il lavoro in aula, e ascoltare le domande dei cittadini su quello che servirebbe al territorio. Tra queste, la governance del Porto di Monfalcone, la città mandamento, la dismissione della ferrovia Ronchi-Fincantieri, il polo intermodale di Ronchi, i fondi per la Grande Guerra. Sono stati questi gli argomenti dell'incontro che ho avuto con gli elettori venerdì sera. L'incontro si è aperto con la descrizione della situazione attuale del governo Letta e dei provvedimenti finora adottati. Si è quindi parlato del Decreto ''Fare'', della legge di Stabilità, dei fondi sbloccati per le imprese (23 milioni di euro per ora) e per i Comuni sbloccati dal patto di stabilità (1 miliardo di euro).

Un incontro organizzato perchè mi ero ripromesso tre cose quando sono stato eletto. Non cambiare mai tessera di partito, rispettare il gruppo parlamentare, e infine cercare di fare ''antenna'' delle problematiche del nostro territorio.
Incontro con elettor




In questi mesi infatti molti sono stati gli incontri con le categorie economiche e sociali del territorio, da cui sono nate ad esempio le modifiche degli articoli della legge Fornero che penalizzavano familiari di disabili e donatori di sangue. E' poco? Può darsi, ma non dimentichiamo che il governo è stato finora in una situazione instabile, con una parte del parlamento che ha rifiutato ogni collaborazione. Mi auguro comunque che la situazione si sviluppi in positivo nei prossimi mesi, dando respiro fino al 2015 e permettendo anche l'applicazione di provvedimenti di ripresa, e non solo di austerity.

Infine, le risposte alle domande del pubblico. Per quanto riguarda la situazione del Porto, vi comunico che al momento è in esame in commissione al Senato una proposta di riforma della portualità.Per la città mandamento, sono assolutamente a favore e sono convinto che si debba procedere subito con una discussione nei consigli comunali e i referendum. Sulla ferrovia Ronchi-Fincantieri so che le trattative sono molto avanzate, e infine per il Polo intermodale si deve solo trovare la modalità di utilizzo dei fondi che ci sono, per cui dopo 20 anni che se ne parla forse siamo arrivati al momento decisivo». Stessa cosa per i fondi della Grande Guerra, disponbili ma bloccati, per i quali si dovrebbe arrivare a breve a una soluzione.







martedì 22 ottobre 2013

Venerdì 25 ottobre incontro con gli elettori: che cosa si è fatto, che cosa c'è da fare

Sono passati ormai molti mesi dalla formazione del Governo Letta. In questo periodo sono state superate molte prove e, nonostante la difficoltà, sono stati raggiunti risultati importanti. Per capire che cosa è stato fatto e che cosa si vuole ancora fare, vi invito all'incontro 


''La parola agli elettori: 
che cosa si è fatto, che cosa c'è da fare''




venerdì 25 ottobre 2013 
ore 18.30 


sala conferenze Marina di Lepanto
via Consiglio d'Europa (Monfalcone)



Vi aspetto






mercoledì 16 ottobre 2013

Emendamento alla legge Fornero: salvaguardia per chi assiste familiari disabili

I lavoratori che con la riforma Fornero si trovavano penalizzati dal computo pensionistico per aver assistito familiari con disabilità gravi avranno un pensiero in meno: grazie all'emendamento passato oggi alla Camera all'interno del decreto Imu, è stata ampliata la platea dei soggetti che potranno accedere alla salvaguardia temporale all'applicazione della riforma pensionistica. «Di fatto, se prima i giorni per l'assistenza a familiari disabili non venivano conteggiati ai fini pensionistici, adesso non sarà più così – spiega Giorgio Brandolin, che assieme a Sandra Savino (Pdl) aveva firmato, alcuni giorni fa, un'interrogazione proprio per ovviare a questo problema - .Saranno così tutelate persone che si trovavano a essere colpite due volte: prima negli affetti familiari, poi dalla legge. Abbiamo colto l'opportunità di questo decreto per dare delle risposte concrete a tutta una fascia di cittadini che meritano un'attenzione particolare per la loro condizione». L'ampliamento riguarda anche i lavoratori in permesso giornaliero. L'emendamento prevede anche i fondi per la copertura degli oneri di spesa.







sabato 12 ottobre 2013

Per i diritti di chi assiste i disabili

Attivare delle disposizioni di legge per andare incontro concretamente al problema degli esodati creato dalla riforma Fornero; ampliare la salvaguardia ai lavoratori che assistono persone disabili (attualmente limitata solo all'assistenza ai figli, con l'esclusione quindi di parenti e congiunti); risolvere il problema del computo ai fini pensionistici dei giorni che il lavoratore dedica ad un'alta finalità sociale, come ad esempio la donazione del sangue. Questo il contenuto dell'interrogazione bipartisan presentata con Sandra Savino (Pdl) che chiede la disponibilità del Governo a recepire queste integrazioni nel Decreto Legge sull'Imu che comprende anche le disposizioni relative ai trattamenti pensionistici. Si tratta di cogliere l'opportunità di questo decreto, appena uscito dalla Commissione parlamentare, per dare delle risposte concrete a tutta una fascia di cittadini che meritano un'attenzione particolare per la loro condizione o per il tipo di impegno che sono chiamati a svolgere dal punto di vista sociale. In particolare abbiamo pensato a chi deve assistere un parente, che non sia un figlio, e al quale non viene riconosciuta alcuna misura di salvaguardia per il tempo sottratto al lavoro. Una visione restrittiva che va corretta. L'attenzione ai problemi sociali è e deve continuare a essere il primo obiettivo della nostra azione e anche in questo caso abbiamo ritenuto doveroso intervenire per correggere delle ''storture'' della normativa che andavano a colpire proprio chi si trova in maggiore difficoltà. Ora c'è la concreta speranza che prossima settimana il problema sia già risolto.





mercoledì 9 ottobre 2013

Imprenditoria locale: qualche riflessione...

Ho letto con attenzione l'appello dell'imprenditore goriziano tentato dallo spostamento in Slovenia della sua azienda, e quello che dice purtroppo è tutto vero.
 Il problema della tassazione in Italia
La questione della tassazione elevata in Italia non è però un problema solo delle aziende locali al confine, ma anche delle grandi realtà che si trovano a far fronte alla concorrenza di Cina, India e così via. E il problema non è solo la tassazione (che è comunque importante) ma anche il costo del lavoro e della burocrazia. E per questo accolgo l'appello lanciato dall'imprenditore per la detassazione degli utili reinvestiti. La attendiamo, assieme alla riduzione del cuneo fiscale, nel Documento di programmazione economico-finanziaria che sarà presentato dal Governo Letta la prossima settimana. Questo significa più soldi per le aziende e anche per i lavoratori. Inoltre, ritengo che la mossa vincente, per le piccole e medie imprese, sia quella dell'innovazione, che deve essere fatta anche mettendosi in rete tra loro. Se poi il Def non dovesse rispondere pienamente alle necessità, rimane un'altra via, che considero percorribile: una nuova legge di confine per la tutela di situazioni particolari come la nostra, che aggiorni quella precedente. È una strada che intendo percorrere coinvolgendo i miei colleghi parlamentari e chiedendo la collaborazione di tutti i soggetti interessati, imprenditori, artigiani e rappresentanti locali.








mercoledì 2 ottobre 2013

Sistema tracciabilità rifiuti: evitate burocrazie per le economie locali

Due scaglioni temporali per l'avvio del Sistri, (1 ottobre 2013 per gli enti che trasportano rifiuti pericolosi a livello professionale e 3 marzo 2014 per i produttori iniziali), ulteriori semplificazioni per quanto riguarda la tracciabilità, e un tavolo tecnico tra le associazioni di categoria e il Ministero per vagliare attentamente le modifiche proposte: questo quanto si è impegnato a fare il Ministro per l'Ambiente e la Tutela del Territorio in risposta a un'interrogazione, a firma anche mia, sulle richieste di chiarimento in merito al nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti pericolosi. Notizie che ho subito comunicato alle aziende della regione Fvg, preoccupate per l'avvio del nuovo sistema. Sistema che nessuno intende sia superfluo o da fermare, anzi: si tratta di porre l'Italia al passo con i più evoluti paesi europei, introducendo un modello moderno ed efficace ma senza vessare le imprese. Per questo motivo il Ministero ha anche sottolineato di voler destinare particolare attenzione al sistema sanzionatorio in fase di prima applicazione, distinguendo la punibilità a seconda che si tratti di illeciti colposi o dolosi (per esempio la voluta mancata iscrizione al Sistri). Al momento, è in fase di collaudo la conformità del sistema alle norme vigenti, mentre si stanno calendarizzando le riunioni del tavolo tecnico.

martedì 1 ottobre 2013

Chi lavora di meno e di più in Parlamento?

Da Giornalettismo.it :

Chi ha lavorato di meno in Parlamento? di Donato De Sena - 27/09/2013 - I dati di Openpolis rivelano: Berlusconi e Santanché tra gli scansafatiche di Senato e Camera. Tutte le classifiche di assenteisti e stakanovisti Silvio Berlusconi e i falchi del Pdl minacciano la caduta del governo Letta (per il rischio di decadenza del Cavaliere dalla carica di senatore) nello stesso momento in cui il leader del centrodestra detiene il record di assenteismo in Parlamento. E’ questo uno dei tanti paradossi della vicenda giudiziaria e politica che tiene sotto scacco il Paese nelle ultime settimane. A parlare chiaro sono i dati elaborati dalla piattaforma Openpolis e relativi alla legislatura in corso.

I SENATORI INATTIVI – Berlusconi, candidato premier e capo di partito, è primo nella classifica relativa all’inattività dei senatori e che prende in considerazione sia il tasso di presenze in aula che la mole di lavoro svolto. Il Cavaliere è risultato presente a Palazzo Madama in occasione di una sola delle 1.402 votazioni svolte al Senato fino ad oggi dal 15 marzo, data di insediamento degli eletti alle elezioni Politiche. Berlusconi è seguito in classifica dalla collega di partito Mariarosaria Rossi e dal coordinatore Pdl Denis Verdini (entrambi con un tasso di assenze del 99,93%, stessa cifra del leader azzurro). Si piazza al quarto posto il senatore Pd Marco Minniti, che fa registrare solo 29 presenze, seguito nell’ordine dall’avvocato del Cavaliere Niccolò Ghedini (una sola votazione), dall’ex Movimento 5 Stelle Fabiola Antinori (13,55% di presenze), dall’ex portavoce azzurro Paolo Bonaiuti (29,53%), da Claudio Zin (eletto nella circoscrizione estero nelle liste del Maie), Alfredo Messina (Pdl) e dal Democratico Renato Taurano. All’undicesimo posto spunta poi l’ex premier Mario Monti (13,55% di presenze). Al 14esimo, invece, compare l’ex ministro dell’Economia Giulio Tremonti, eletto nelle fila della Lega Nord ed iscritto oggi al gruppo Grandi Autonomie e Libertà.

I SENATORI ASSENTEISTI – Openpolis propone una classifica simile relativa esclusivamente al tasso di assenze dall’aula di Palazzo Madama. Nella top ten dei senatori meno presenti alle votazioni spuntano ancora Berlusconi, Ghedini, Rossi, Verdini (partecipanti solo al voto di fiducia al governo Letta). Minniti risulta poi quinto con 29 presenze su 1.402, seguito da Tremonti (156), Antinori (190) e Monti (190). Nei primi posti spuntano anche gli ex ministri dei governi Berlusconi Maurizio Sacconi (22,40% di presenze) e Altero Matteoli (23,61%). E’ undicesimo, infine, l’ex presidente del Senato Renato Schifani (27,82%). I

SENATORI STAKANOVISTI – Il record di presenze in Senato spetta a Federico Fornaro (Pd) e Andrea Mandelli (Pdl), che hanno partecipato finora al 100% delle votazioni (1.402 su 1.402). Si fermano ad un soffio Carlo Pegorer (Pd), Paola Pelino (Pdl) e Pasquale Sollo (Pd), che possono vantare una sola assenza. E’ sesto Riccardo Mazzoni (Pdl) con 1.400 presenze su 1.402, seguito dal Democratico Giuseppe Cucca (1.398) e da Lucio Barani (1.395), leader del Nuovo Psi eletto nelle liste del Pdl e iscritto al gruppo Gal. Al nono posto, infine, Openpolis segnala appaiati con 1.395 votazioni Franco Conte (Pdl), Mario Morgoni (Pd) e Pamela Orrù (Pd).

I SENATORI PIÙ ATTIVI – Nella classifica Openpolis dei senatori più attivi conquista la vetta la capogruppo di Sel Loredana De Petris, seguita dal ministro della Giustizia dell’ultimo governo Berlusconi Nitto Palma, dalla leghista Erika Stefano, e dai Democratici Stefano Esposito e Salvatore Tomaselli. E’ poi sesta Patrizia Bisinella (Lega Nord). Dopo di lei, nell’ordine, Filippo Bubbico (Pd), Salvatore Sciascia (Pdl), Domenico De Siano (Pdl) e Giovanni Mauro (Gal).

 I DEPUTATI INATTIVI – Spuntano i falchi del Pdl anche ai primi posti della classifica dei deputati meno impegnati. Openpolis segnala al primo posto la presidente della Camera Laura Boldrini (che per prassi non partecipa alle votazioni dell’aula). Il tasso di inattività, dunque, premia l’editore di Libero e re delle cliniche romane Antonio Angelucci (eletto nelle liste del Pdl e partecipante a due sole votazioni su complessive 1.348). Seguono i pidiellini Piero Longo e Rocco Crimi. Poi Guido Galperti (Pd), Daniela Santanchè (Pdl), Marco Martinelli (Pdl), Alberto Bombassei (Scelta Civica), Carmelo Lo Monte (Centro Democratico) e Francantonio Genovese (Pd).

 I DEPUTATI ASSENTEISTI – La Santanchè si fa notare anche nella top ten degli assenteisti. Angelucci batte tutti con 1.346 assenze su 1.348 votazioni, insieme all’onorevole di Scelta Civica Stefano Quintarelli, che ha però avuto un grave incidente il 29 aprile e da allora è stato ricoverato in vari ospedali da dove è uscito a metà settembre (aggiungiamo questo edit per segnalare questa informazione prima non presente nell’articolo e ci scusiamo con l’interessato). Sono 21 invece le presenze di Longo. Mentre Galperti si ferma a quota 59. La pitonessa del Pdl a 107, stesso dato fatto registrare dall’ex ministro del turismo Michela Vittoria Brambilla. Martinelli viene segnalato a 121 votazioni. Crimi a 237. Bombassei a 268. Umberto Marroni (Pd) a 299. Ai primi posti nella classifica dei deputati meno presenti a Montecitorio compaiono, infine, anche Umberto Bossi (12esimo) e Pier Luigi Bersani (15esimo).

 I DEPUTATI STAKANOVISTI – Alla Camera dei deputati il record di presenza spetta a ben 5 onorevoli. Marco Carra (Pd), Cinzia Maria Fontana (Pd), Giuseppe Guerini (Pd), Tino Iannuzzi (Pd), Achille Totaro (Fratelli d’Italia) e Mario Tullo (Pd) hanno preso parte al 100% delle votazioni in aula. Piergiorgio Carrescia (Pd) e Luigi Lacquaniti (Sel) hanno fatto registrare una sola assenza. Sono due invece le votazioni saltate da parte di Simone Baldelli (Pdl), Giorgio Brandolin (Pd), Vittoria D’Incecco (Pd), Daniele Marantelli (Pd) e Giovanni Mottola (Pdl).

 I DEPUTATI PIÙ ATTIVI – Dulcis in fundo l’indice di attività di Montecitorio. I dati di Openpolis premiano Marco Causi (Pd), seguito in ordine sparso da Francesco Sisto (Pdl), Donatella Ferranti (Pd), Massimiliano Fedriga (Lega Nord), Giulio Marcon (Sel). Tra i primi dieci spuntano 5 deputati del Movimento 5 Stelle: Danilo Toninelli, Claudia Mannino, Davide Crippa, Andrea Colletti e Laura Castelli. NOTA – Il sito Openpolis spiega che per assenza si intendono i casi di non partecipazione al voto in aula, sia quello in cui il parlamentare è fisicamente assente (e non in missione) sia quello in cui il deputato o senatore è presente ma non vota.


Aggiungo: risulto assente perchè per due volte il sistema di voto automatico non ha funzionato...





mercoledì 25 settembre 2013

Incontro a DiteNave: il bilancio dei bandi Por-Fesr

Sono sette i progetti ''targati'' Ditenave approvati col bando POR-FESR nella programmazione 2007-2013, un numero analogo dovrebbe essere approvato nel 2013 a fronte del Bando PAR FSC, ma con ben 30 candidati iniziali da cui sono state selezionate 20 proposte ritenute particolarmente interessanti. Molti gli argomenti trattati nel corso dell'incontro che ho avuto con i vertici di Ditenave, la società costituita per la gestione del Distretto tecnologico navale e nautico del Friuli Venezia Giulia, con la missione di operare a favore della competitività delle imprese dei settori cantieristico e nautico promuovendo collegamenti e sinergie tra le diverse tipologie di operatori presenti sul territorio.

Ditenave, come ha spiegato il presidente Alfredo Pascolin, «è nata da un percorso condiviso tra enti di ricerca, istituzioni e aziende, e infatti accoglie tra i suoi attori il MIUR, la Regione, il Bic Incubatori Fvg, Università, Enti di Ricerca, aziende, tra cui Fincantieri e Montecarlo Yachts ed il mondo delle PMI».


Brandolin e i vertici DiteNave


Pascolin ha ricordato tra i progetti di Ditenave, l'appena concluso piano formativo da 5 milioni di euro per promuovere la formazione dei lavoratori nelle aziende. E soprattutto, come ha sottolineato Livio Marchesini, «la partecipazione ai bandi POR-FESR: nel primo sono stati inseriti 7 progetti, con l'attuale bando PAR -FSC si auspica ce ne siano altrettanti. Ma quello che fa piacere sono le 30 domande provenienti dal territorio», di queste 20 sono state ritenute interessanti e proposte per il bando. non si tratta di progetti ''teorici'', bensì di idee a cui le aziende si sono già dimostrate interessate in vista dell'inserimento nel processo produttivo. «E questa vocazione del territorio deve essere sostenuta e amalgamata con le altre potenzialità della zona, come la ricettività – ha detto il neo Ad Massimo Breda –. Perché le due cose non sono in contrasto, come ha dimostrato l'esperienza delle piccole ditte di assistenza e dei marina che sostengono la nautica da diporto ».

Da parte mia, ho confermato la mia assoluta disponibilità a sostenere in ogni modo l'attività di Ditenave a livello nazionale, ad esempio nella determinazione degli stanziamenti per la ricerca e innovazione. Monfalcone e Trieste hanno una vocazione industriale con particolare attenzione al manifatturiero, del quale si deve in ogni modo evitare la scomparsa. Tutto ciò che si potrà fare in tal senso avrà il mio appoggio. Abbiamo bisogno di imprese, e le imprese hanno bisogno di infrastrutture, meno burocrazia e innovazione. Ci siamo quindi dati appuntamento entro fine anno, quando sarà tempo di programmazione per il periodo 2014 al 2020.





lunedì 16 settembre 2013

Incontro con Rsu Fincantieri: quale prospettive per Monfalcone?

Appalti e carico di lavoro, con la prospettiva della messa in cassa integrazione di 460 lavoratori entro dicembre e la scomparsa delle eccellenze industriali locali: su questi temi si è svolto l'incontro che ho avuto con i rappresentanti Rsu Fiom, Uil e Fim Fincantieri Moreno Luxich, Andrea Holjar e Michele Zoff, in continuazione della discussione sul futuro del cantiere iniziata prima delle elezioni. Avevo infatti chiesto alle Rsu un incontro per essere aggiornato sull'evolversi della situazione. «A oggi sono 230 le persone interessate alla cassa integrazione – hanno illustrato le Rsu – .Secondo l'accordo di luglio, la Cig è stata prolungata ad agosto 2014 con la possibilità di un altro anno. La verità è che però, stando alle notizie ufficiali, se ne sa l'inizio ma non la fine». In realtà, il fatto che lo stabilimento monfalconese sia la sede su cui Fincantieri ha maggiormente puntato nel piano degli investimenti lascia bene sperare per un futuro: le prospettive positive ci sarebbero, ma niente è ancora stato messo nero su bianco. Quello che invece rimane è il problema degli appalti, che coinvolgono oltre 1500 persone. «Ed è un problema non solo economico, ma soprattutto politico – hanno concordato le Rsu – legato alla questione della legalità ma anche della qualifica del sistema di appalti sul territorio». È troppo tempo, hanno fatto presente, che il problema è noto. «Avere centinaia di piccole ditte esterne, ognuna con le proprie regole contributive, crea una giungla. Quello a cui la politica dovrebbe puntare è favorire gli appalti con ditte locali che seguano le regole del contratto di lavoro nazionale». Il tutto per arrivare a un appalto ''qualificato''. L'anomalia del cantiere, secondo me, è che nel giro di pochi anni ha visto scomparire tutte le sue ditte storiche. Normalmente attorno alla grande fabbrica c'è sempre un indotto, ma quello che era nato in passato è ormai del tutto scomparso. E di questo la politica deve farsi carico, creando le condizioni affinché il territorio possa esprimere il lavoro più qualificato. E, contemporaneamente, si devono creare anche le basi per una diversificazione dell'attività del cantiere, per non puntare solo sulle navi passeggeri ma anche su produzioni alternative.



mercoledì 11 settembre 2013

Scuole: qualche passo avanti nel Decreto Fare

Qualche piccola considerazione leggendo l'articolo del Piccolo di oggi sulla situazione scolastica provinciale (''Scuole sicure, servono più di 84 milioni. Legambiente piazza l’Isontino al terzultimo posto in regione per lo stato degli edifici. Il 74,43% costruito prima del 1974''). Il nostro territorio, a differenza di Udine e Pordenone, sconta una situazione di anzianità degli istituti scolastici. Questo non è in discussione, come non lo è il fatto che le scuole hanno bisogno di tutta l'attenzione possibile. Detto questo, qualche passo per arrivare a risolvere almeno le questioni più urgenti è stato fatto: nel Decreto Fare sono stati stanziati 100 milioni di euro a livello nazionale, e di questi almeno 2 arriveranno in Fvg. Una goccia nel mare, certo, ma mi impegno fin da ora affinchè nel Dep 2014 (l'ex legge finanziaria nazionale) vengano inseriti altre fondi a questo scopo. Nel frattempo, mi auguro che anche la Regione Fvg faccia altrettanto: intanto integrando con finanziamenti propri quanto previsto nel Decreto Fare, in secondo luogo stanziando dei fondi nella legge Finanziaria. Nella nostra provincia l'impegno verso le istituzioni scolastiche non è mai venuto meno: ricordo che, nei 9 anni della mia presidenza della Provincia, quasi tutti i fondi a disposizione venivano destinati al sistema scolastico, e questo ha permesso di risolvere almeno i casi più gravi. Ritengo importante che questa direzione venga mantenuta anche in futuro.


domenica 1 settembre 2013

Lunedì 2 settembre a Gradisca d'Isonzo

Siamo in tanti a ritenere che anche nella nostra provincia il partito democratico deve essere concretamente costruito attraverso il contributo di idee e di impegno da parte di tutti.

Crediamo che il partito sia un corpo collettivo, luogo di idee e di politica e non di posizioni personalistiche e polemiche sterili o candidature calate dall'alto.

Coerenti con il nostro percorso crediamo sia necessario incontrarci e discutere su come affrontare il prossimo congresso e il rinnovo degli organismi dirigenti provinciali.

Ci troveremo a Gradisca d'Isonzo, sala riunioni  Hotel Franz, lunedì 2 settembre alle ore 17.30.

Idee, impegno e serietà per ricostruire il Pd anche nella nostra provincia.

lunedì 19 agosto 2013

Romoli e l'Imu: meglio parlare di ripresa e lavoro, no?

Ho letto l'intervista sul Piccolo in cui il sindaco di Gorizia Ettore Romoli parla dell'Imu. Non riesco a pensare che Romoli, sindaco di Gorizia, già assessore regionale, già parlamentare, non sappia che la discussione sull'Imu è una polemica strumentale che nasconde ben altri problemi della sua componente politica. Da parte mia posso rassicurarlo: in nessuno degli incontri che ho avuto, con i cittadini, con le aziende, con le varie categorie economiche, l'Imu è stata uno dei problemi fondamentali messi sul tavolo.

Il sindato di Gorizia Ettore Romoli


Quello che si richiede, invece, è creare nuovo lavoro, nuove opportunità di crescita, e limitare la burocrazia. Tutte cose che il Governo Letta sta cercando di concretizzare, anche con l'apposito decreto appena reso operativo. Se poi si vuole parlare di Imu, ricordo che Letta ha dichiarato chiaro e tondo che entro il 30 di questo mese se ne proporrà un superamento, che però non significa ''abolizione'': perché fermo restando che la casa è un bene su cui chi è in difficoltà non deve pagare tasse (e quindi i redditi più bassi ne saranno esentati), è anche vero che il nostro sistema di tassazione si basa sull'equità: se ci sono contribuenti per i quali pagare mille euro all'anno è un serio problema, ce ne sono altri per i quali questa cifra non rappresenta un ostacolo. Ritengo quindi che il superamento dell'imposta, rivedendo in un'unica soluzione tutte le tasse attualmente presenti, debba seguire questa ottica di equità, che preservi i cittadini più deboli ma richieda il dovuto a chi può darlo.

Dobbiamo quindi smascherare questo giochetto per cui l'Imu è il ricatto per la durata del governo: la verità è che ci sono altre motivazioni, di cui non voglio certo negare il peso politico, ma che c'entrano poco con la tassa sulla casa, e chi alimenta la polemica ''Imu sì Imu no'' si presta a tutto ciò. Poi, io ritengo personalmente che si dovrebbe andare a una revisione delle imposte (sempre in senso dell'equità sociale) lasciandole quanto più possibile in mano agli enti locali: poi saranno i sindaci a decidere, in piena autonomia, come distribuirle sul territorio.

lunedì 12 agosto 2013

Elettrocardiogramma: eliminato obbligo. Rimane la visita dal medico di base.

E' stato annullato dopo il passaggio al Senato e la definitiva approvazione alla Camera del 9 agosto, l'obbligo dell'esame dell'elettrocardiogramma per la pratica ludico-motoria giovanile e amatoriale prevista dal recente Decreto di applicazione della così detta Legge Balduzzi. La Legge così approvata sarà attuativa con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, prevista fra una decina di giorni e dopo la firma del Presidente della Repubblica.

Eliminato dalla Camera l'elettrocardiogramma obbligatorio


Ecco lo stralcio dell'art. 42 bis ( Ulteriore soppressione di certificazione sanitaria): «A fine di salvaguardare la salute dei cittadini promuovendo al pratica sportiva, per non gravare cittadini e Servizio Sanitario Nazionale di ulteriori e onerosi accertamenti e certificazioni, è soppresso l'obbligo di certificazione per l'attività ludico -motoria, giovanile e amatoriale prevista dall'art. 7 comma 11 del DL 13 settembre 2012 n. 158 convertito con modificazioni, dalla Legge 8 novembre 2012 n. 189 e dal Decreto del Ministero della Salute 24 aprile 2013 (Legge Balduzzi), pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 169 del 20 luglio 2013». Rimane l'obbligo l'obbligo di certificazione presso il medico o pediatra di base per l'attività sportiva non agonistica. Sono i medici o i pediatri di base attualmente a stabilire dopo anamnesi e visita se i pazienti necessitano di ulteriori accertamenti come l'elettrocardiogramma.

Certo di aver fatto cosa dovuta, e ribadendo quindi la NON obbligatorietà dell'esame dell'elettrocardiogramma nell'attività ludico motoria giovanile e amatoriale, ho invitato, come presidente Coni Fvg, le Federazioni a darne massima divulgazione al fine di evitare costi e aggravi alle nostre Società Sportive in quanto tale obbligo sarà, fra una decina di giorni, non più necessario.

venerdì 9 agosto 2013

Obbligo assicurazione per professionisti: ottenuto il rinvio

Un ordine del giorno che impegna il Governo a inserire in un prossimo atto la proroga di anno per il provvedimento che prevedeva la stipula di un'assicurazione obbligatoria da parte dei professionisti è stato approvato oggi dalla Camera. L'odg, a prima firma mia e sottoscritto dagli onorevoli Pellegrino (Sel), Gandolfo, Garofalo e Manfredi, prevede che la proroga dell'assicurazione, ora concessa esclusivamente per le professioni sanitarie, sia destinata anche alle altre categorie professionali.

Con l’ordine del giorno si stigmatizza l'obbligo dei professionisti di stipulare un'idonea assicurazione per i rischi derivanti dall'esercizio dell'attività professionale. E’ importante che il Governo abbia dato parere favorevole al nostro ordine del giorno, e che il rinvio dell'obbligo sia previsto per tutti gli iscritti ai vari ordini professionali. In questo modo si sana una situazione che al momento prevede una disparità di trattamento, mettendo sullo stesso piano tutte le categorie professionali.

martedì 6 agosto 2013

Il Senato elimina il Durt

Come avevamo promesso, in sede di voto al Senato è stato eliminato dal Decreto del Fare l'obbligo del Durt per le imprese. Lo annuncio con soddisfazione, anche in risposta anche alle tante richieste pervenute da parte delle imprese regionali, nell'aula del Senato si è riusciti a eliminare l'emendamento voluto dal Movimento5Stelle. Un provvedimento che avrebbe causato solo un'ulteriore ostacolo burocratico alle realtà artigiane locali. Per questo avevamo già annunciato che al Senato avremmo provveduto a eliminarlo, e così è stato fatto.

mercoledì 31 luglio 2013

Mangiarotti: la politica tiene alta l'attenzione

E' da mesi che l'attenzione della politica è alta sulla questione Mangiarotti. Si sta seguendo la vicenda nelle modalità istituzionali possibili, con contatti continui con la direzione aziendale. Ho già interessato il presidente della commissione Attività produttive della Camera per verificare se ci sia la possibilità di utilizzare strumenti a livello nazionale per garantire la situazione.

stabilimento mangiarotti monfalcone


lunedì 29 luglio 2013

Imprese locali: la tegola del Durt

Le imprese locali stanno annaspando, alle prese con la difficile situazione economica, la burocrazia e i pagamenti che arrivano sempre più in ritardo, e adesso un'altra tegola rischia di cadere loro addosso: il Durt, documento unico di regolarità tributaria, niente altro, a mio parere, che un ulteriore onere. Voglio però tranquillizzare le imprese: il Pd si è già impegnato a eliminarlo nel passaggio in Senato nelle prossime settimane. Il provvedimento è stato inserito con un emendamento del deputato 5Stelle Pisano all'articolo 50 del Decreto Legge 1248-A, cosiddetto decreto “fare”. Alla Camera non è stato possibile eliminarlo, a causa dell’ostruzionismo dei 5 Stelle e conseguente fiducia che ha impedito la presentazione di emendamenti modificativi del testo ricevuto dalla Commissione». La parola adesso passa al Senato.

Lunedì 29 luglio: appuntamento annullato

L'incontro di lunedì 29 luglio, "Sulla strada verso il congresso: il futuro del PD" è stato rinviato ai primi giorni di settembre. Sia io che l'on. Dal Moro saremo infatti bloccati alla Camera per le votazioni sui decreti da lunedì pomeriggio a tutta le settimana.

martedì 23 luglio 2013

Scuolabus Ronchi: agire su legge sostegno minoranza slovena

Stornare i lavori pubblici di edilizia scolastica dalle opere interessate al patto di stabilità, e mobilitare Regione e gli altri Comuni del mandamento per garantire il servizio di trasporto alle scuole slovene. Un'ipotesi potrebbe esser quella di reperire fondi nella legge di tutela della minoranza linguistica slovena, la 26/2007. Questo il risultato dell'incontro tra il sindaco di Ronchi dei Legionari, Roberto Fontanot, e il deputato Pd Giorgio Brandolin, che come promesso nel corso dell'incontro alla Festa dell'Unità di Selz ha concordato con il primo cittadino ronchese gli interventi per risolvere la vicenda. I problemi esaminati sono due: il blocco dei lavori alle scuole, causati dai vincoli del patto di stabilità, e lo stop allo scuolabus per il trasporto degli alunni alla scuola di Vermegliano. «La soppressione dei servizi è dovuta ai minori trasferimenti regionali e di altri enti» ha spiegato il sindaco Fontanot. Da parte sua, Brandolin si è impegnato a muoversi presso la Regione e il Governo. «A livello nazionale, lavoreremo per stornare dal patto di stabilità le opere di edilizia scolastica – ha spiegato - .A livello regionale si potrebbe sfruttare la legge per la tutela della minoranza slovena e coinvolgere gli altri Comuni per un aiuto nel sostenere il costo del servizio, in funzione del numero di studenti residenti. La scuola slovena è frequentata anche da tante famiglie italiane, a riprova del fatto che tutelare le minoranze è un valore aggiunto per il nostro territorio».

martedì 16 luglio 2013

Decreto del Fare: incontro con Cna

Nell'ambito dei confronti che sto portando avanti con i principali attori economici del territorio in vista dell'approvazione del ''Decreto del fare'', si è svolto ieri l'incontro con il gruppo dirigente della Cna di Gorizia, guidato dal presidente Maurizio Meletti e dal direttore Roberto Fabris.


Due in particolare gli aspetti su cui ci si è concentrati: primo, la necessità di risolvere definitivamente il problema dei crediti e dei debiti delle imprese verso la pubblica amministrazione, prevedendo delle compensazioni. Secondo, dare avvio a una vera semplificazione amministrativa, che riguardi anche il Durc e gli adeguamenti alla normativa della sicurezza sul lavoro. I rappresentanti dei piccoli imprenditori artigiani hanno attirato l'attenzione sulla situazione delle imprese in provincia, anch'esse alle prese con gli ostacoli burocratici e, soprattutto, con pagamenti per lavori eseguiti che giungono anche a distanza di mesi dalla chiusura delle opere. Una situazione che di mese in mese si fa più grave.

Per questo, come già fatto alla fine dell'incontro con Confartigianato, abbiamo deciso di elaborare degli emendamenti che possano rispondere alle esigenze delle imprese e, di conseguenza, di tutti coloro che vi lavorano.

lunedì 15 luglio 2013

Terza Corsia: emendamento per trovare i fondi necessari

Un testo firmato da Pd, Pdl e Scelta Civica per chiedere 120 milioni in due anni per realizzare la terza corsia. Un lavoro condotto assieme ai colleghi del vicino Veneto, per un totale quindici deputati (dal Fvg arrivano le firme di Tamara Blažina, Gianna Malisani, Paolo Coppola, Giorgio Zanin, Sandra Savino e Gianluigi Gigli, oltre ovviamente alla mia) per arrivare all’emendamento bipartisan al “decreto del Fare” con l’obiettivo di sbloccare l’ampliamento dell’autostrada A4, nelle secche per via della mancanza di fondi. L’obiettivo è ottenere dal governo un finanziamento statale che faccia chiarezza: in tutti questi anni Tondo ha sostenuto di essere in grado di finanziare autonomamente l’opera, senza il bisogno di ricorrere a fondi allo Stato. Purtroppo così non è, e ci troviamo ora a dover coinvolgere il governo per risolvere la situazione. Lo si dovrà fare mettendo sul piatto risorse adeguate: chiediamo di «attribuire alla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia un contributo di 40 milioni di euro per l'anno 2013 e di 80 milioni di euro per l'anno 2014 per la realizzazione della terza corsia della tratta autostradale A4 Quarto d'Altino-Villesse-Gorizia». Purtroppo, visto l'atteggiamento della giunta precedente, portare a casa il risultato non sarà facile. Ma dobbiamo fare di tutto per dare le giuste garanzie ai cittadini e anche alle ditte e imprese già coinvolte nell'opera.

venerdì 12 luglio 2013

A Selz si riflette sul futuro del Pd

Domani, sabato 13 luglio, sarò alla Festa di Selz intervistato da Roberto Covaz per riflettere sul futuro del Pd.

lunedì 8 luglio 2013

Confartigianato: quattro emendamenti per il territorio

Quattro emendamenti al ''decreto del fare'', per venire incontro alle esigenze delle realtà produttive territoriali: questo il risultato del mio incontro con la Confartigianato isontina, svoltosi oggi a San Lorenzo Isontino. Quattro emendamenti che mi sono impegnato a portare in aula al momento della discussione sul provvedimento. Il primo prevede di facilitare la conversione del demanio militare come sede d'industria, sulla scia di quanto fatto con la caserma di Redipuglia. Il secondo la compensazione tra crediti e imposte, permettendolo non solo alle grandi realtà produttive, ma anche a quelle minori che, magari, vi operano in subappalto. Il terzo e quarto emendamento riguardano modifiche al sistema di tracciabilità dei rifiuti e agli studi di settore per le imprese con minor numero di dipendenti: in questo ultimo caso, in particolare, si chiede di tenere conto delle zone di confine, che devono operare in un settore su cui pesa la concorrenza d'oltreconfine. Assieme a Confartigianato mi sono impegnato a redigere questi quattro emendamenti da presentare in aula, con la speranza di farli approvare quanto prima.

martedì 2 luglio 2013

Occupazione in Provincia di Gorizia: rendere efficace il decreto del Fare

Ho letto con preoccupazione, sul Piccolo di oggi, i dati relativi all'occupazione e sulla situazione delle imprese in Provincia di Gorizia. Ciò che mi ha preoccupato in particolare è il costante peggioramento dei dati, sottolineato anche dalle rappresentanze di categoria. Proprio in queste ore, il Governo sta mettendo a punto il cosiddetto Decreto del Fare, che stabilisce nuove regole per facilitare l'accesso al credito e garantire la semplificazione burocratica, così da venire concretamente in aiuto al settore. Si tratterà di un importante strumento per rovesciare una situazione che minaccia la nostra provincia. Ho già preso contatti con Confartigianato per elaborare tutte le modifiche ritenute importanti dall'associazione di categoria, così da renderlo quanto più efficace per le esigenze delle piccole e medie imprese e dell'occupazione nel nostro territorio.

venerdì 28 giugno 2013

Selex, accordo raggiunto. Soddisfazione per il lavoro unito del territorio

E' stato raggiunto l'accordo per la Selex Es di Ronchi dei Legionari. Anche se prevede comunque degli esuberi (27 invece di 33, tutti su base volontaria) possiamo considerarlo un traguardo perchè prevede anche 300 nuove assunzioni in tutta Italia, distribuite tra i siti più produttivi. E sono convinto che Ronchi, con i suoi numeri e la sua eccellenza, sia sicuramente uno di questi. Mi congratulo quindi con il territorio, che dalla Regione alle Rsu dello stabilimento ai sindaci del mandamento (sindaco Caruso in primis) ha saputo mobilitarsi per difendere uno dei suoi gioielli. L'azione ''Regione – sindaci – parlamentari'' ha avuto quindi i suoi risultati, e mi auguro che sia uno schema che si possa ripetere anche per le altre situazioni di difficoltà della nostra regione. Adesso, però, è necessario che la Regione Fvg punti sullo stabilimento di Ronchi, senza abbassare l'attenzione, per evitare di perdere quel livello di eccellenza senza il quale questo risultato non si sarebbe raggiunto.

giovedì 27 giugno 2013

Accordo Comune Trieste - Udinese calcio: ottimo traguardo!

Come Presidente del CONI Regionale esprimo la mia soddisfazione per l’accordo raggiunto tra il Comune di Trieste e l’ Udinese calcio. Ringrazio quindi il Sindaco di Trieste, l’Udinese calcio e il Patron Pozzo, ma in particolare il Prefetto e il Questore di Trieste per la disponibilità e l’impegno. Ritengo significativa questa unità d’intenti regionale che per quanto riguarda il movimento sportivo rappresenta uno dei punti fermi del mio mandato in continuità con il mio predecessore Felluga, a testimonianza che lo sport riesce a superare dei campanilismi purtroppo ancora presenti in politica. Questa azione che mette a norma definitivamente lo Stadio Nereo Rocco permetterà agli sportivi di tutta la Regione e non solo di assistere a gare di livello europeo offrendo nel contempo a Trieste ed a tutto il Friuli Venezia Giulia un’importante vetrina turistico promozionale. Mi auguro che questo spirito collaborativo non venga rovinato da qualche decina di pseudo tifosi triestini o friulani che niente hanno a che fare con i veri tifosi che amano il calcio. Infine mi auguro che nel rinnovato Stadio Rocco accolga quanto prima “l’Unione” in un campionato adeguato al suo blasone..

venerdì 21 giugno 2013

Udine, San Polo e Trieste-Divaccia nei fondi nazionali ferrovie

La circonvallazione ferroviaria esterna di Udine, il bivio S. Polo di Monfalcone, il collegamento Trieste-Capodistria -Divaccia (SLO), il raddoppio Cervignano-Udine: questi gli interventi che saranno inclusi nelle priorità che il Governo si darà nella ripartizione di fondi per l'infrastruttura ferroviaria nazionale. Tutto ciò grazie a un Ordine del giorno a firma Brandolin, Rosato, Blasina, Coppola, Malisani, approvato oggi dalla Camera. Nel provvedimento in esame, che reca disposizioni urgenti per l'infrastruttura ferroviaria nazionale, era autorizzata la spesa di 120 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2015 al 2024, per il finanziamento degli investimenti relativi alla rete infrastrutturale ferroviaria nazionale, da attribuire con delibera Cipe, con priorità per la prosecuzione dei lavori relativi al Terzo Valico dei Giovi e per il quadruplicamento della linea Fortezza-Verona di accesso sud alla galleria di base del Brennero. Accanto a questi provvedimenti è ora previsto che si valutino anche la realizzazione di interventi localizzati all’incrocio tra il corridoio mediterraneo (ex corridoio 5) e il corridoio Adriatico-Baltico. L’avvio immediato di tali interventi si rende necessario per garantire collegamenti efficienti tra Comuni, anche contermini, e con importanti nodi ferroviari di confine, ma in particolare per il superamento delle strozzature di trasporto e logistiche con i corridoi transeuropei intermodali di trasporto.

venerdì 7 giugno 2013

Selex Ronchi: 33 esuberi. Richiesto l'intervento del governo

Nonostante sia un impianto di eccellenza, per il quale qualche anno fa si parlava addirittura di ampliamenti, la Selex Es di Ronchi dei Legionari rischia adesso di pagare le colpe degli altri stabilimenti. E non possiamo permetterlo. Questa la mia dichiarazione a conclusione dell'incontro avuto oggi con le Rsu dello stabilimento ronchese, che hanno comunicato l'intenzione della proprietà di procedere con 33 esuberi (13 mobilità volontarie e 20 in cassa integrazione a zero ore) e di prevedere una cassa integrazione collettiva di 4 ore ogni venerdì. Un segnale che ha fatto scattare un campanello d'allarme tra i lavoratori. «La nostra maggiore preoccupazione è che questi provvedimenti di fatto sconfessano il piano industriale – ha spiegato Flavio De Crignis a nome di tutte le Rsu – che prevede un rapporto tra lavoratori diretti e indiretti rispettivamente del 75 e 25 per cento del totale. A Ronchi questi numeri li abbiamo già, siamo al 20 e 80 per cento. Dunque, perché si va a toccare questa situazione? Siamo un'impresa di eccellenza, con i conti in ordine. Non è accettabile mandare a casa 22 persone in due anni». Una situazione che non può essere ignorata. Proprio ieri il sottosegretario all'industria, Claudio De Vincenti, ha riferito che le decisioni dell'azienda sono state prese in accordo con il sindacato locale, e che ne sono state informati i governi regionali. Quindi mi chiedo: il Governo ha provveduto a informare la presidente Serracchiani e l'assessore Bolzonello? Dal momento che lo stesso Sottosegretario De Vincenti ha fatto presente che il Governo si sarebbe fatto garante di una soluzione condivisa, voglio sapere in che modo si intenda intervenire. Ho intenzione di presentare un'interrogazione, che sarà condivisa con i miei colleghi di partito, per capire quali siano le intenzioni del Governo. Non è possibile che una realtà all'eccellenza e all'avanguardia come quella ronchese  paghi solo per essere una sede periferica.


lunedì 3 giugno 2013

Porto: bene Autorità unica regionale, ma sul modello Lazio

Un'autorità unica regionale, sul modello della Regione Lazio che ha messo in rete Gaeta, Civitavecchia e Fiumicino aumentando la sinergia e quindi la produttività dei due scali: questo è il modello a cui il Friuli Venezia Giulia dovrebbe aspirare, in materia di portualità ma non solo, e che può essere la spinta a realizzare la ''mozione Fvg'' auspicata dall'onorevole Michele Meta (Presidente della Commissione Trasporti) nella sua recente visita al Porto di Monfalcone.




In questo senso, quindi, si può parlare di autorità unica: non un aumento di competenze del Porto di Trieste, non un asservimento di Monfalcone e San Giorgio di Nogaro allo scalo triestino, bensì un ragionamento che funzioni sulla base dell'Alto Adriatico, e che quindi non può che partire a livello nazionale (si è visto infatti, con il naufragio della legge Riccardi, a cosa porti il voler fare le cose basandosi solo sulla realtà regionale). Per questo ritengo che sia passato il momento delle guerre di campanile, e che sia giusto il discorso che la presidente Serracchiani sta portando avanti in queste settimane: un discorso che potrebbe andare a confluire appunto nella ''mozione Fvg'' di cui si parlava, che non riguarderà solo il sistema portuale, ma l'intero sistema di infrastrutture regionale.

Da parte mia quindi condivido il discorso della Presidente regionale, garantisco la massima collaborazione all'amico e collega Paolo Maschio, nuovo presidente dell'Azienda Porto, e sono quindi a disposizione da subito per un ragionamento complessivo da portare poi a Roma.

giovedì 30 maggio 2013

Visita al Porto dell'on. Meta (presidente Commissione Trasporti)

Una ''mozione Fvg'' per portare all'attenzione nazionale la nostra regione, le sue potenzialità e le problematiche nel settore dei trasporti: questa la proposta dell'onorevole Michele Meta, presidente della Commissione Trasporti e Infrastrutture della Camera, in visita oggi al Porto di Monfalcone dove ha incontrato i vertici dell'Azienda Porto (il presidente dimissionario Emilio Sgarlata e il neo presidente Paolo Maschio), nonché il presidente della compagnia portuale Riccardo Scaramelli e gli operatori del porto.


Dopo una breve introduzione sulla situazione del porto di Monfalcone da parte dell'ex presidente Sgarlata («Solo adesso stiamo tornando lentamente ai livelli di traffico del 2006, stiamo lavorando per l'accesso al canale del porto e per rendere sempre più strategico lo scalo monfalconese»), è toccato al neo presidente Maschio elencare le cose di cui il Porto ha bisogno: l'escavo, per cui si deve velocizzare la procedura, e la ridefinizione della mission e del piano regolatore del porto. Presente anche l'assessore regionale Mariagrazia Santoro, che dopo aver ringraziato l'on. Meta per l'attenzione data al nostro territorio, ha ricordato che il porto di Monfalcone rientra nelle strategie dell'Unione Europea, evidenziando però il timore che l'attenzione rimanga alta solo fino a Venezia, e che la nostra regione rimanga schiacciata tra questo scalo e quelli di Fiume e Capodistria.
«Abbiamo la responsabilità di mettere al centro dell'attenzione la questione dei porti - ha esordito Meta – in un quadro che chiarisce la competenze dello Stato e quelle della Regione. La legge 84 ha funzionato, l'errore è stato quello di rimanere poi con le mani in mano». Come fare quindi? «Due sono le azioni possibili: un decreto che ponga al centro la sburocratizzazione, l'autonomia finanziaria e le concessioni (cosa che si può fare a breve), e una riforma organica che avrà tempi più lunghi». Il Fvg ha pagato un prezzo alto alla redditività delle infrastrutture, ed è ora di chiedere il conto. «Ecco quindi le mie proposte - ha concluso Meta - .Prima, una ''mozione Fvg'' che impegni il Governo a intervenire sui temi cari a questa regione. Seconda, una delegazione per verificare e velocizzare l'iter del Via al canale di escavo al Ministero dell'Ambiente».

giovedì 18 aprile 2013

Pisus: il solito pasticcio della giunta Tondo


L'assegnazione dei fondi Pisus ricalca, quasi in fotocopia, la vicenda del Cda della Git di Grado: entrambi i provvedimenti sono stati presi di corsa, a pochi giorni dalla scadenza della giunta regionale, ed entrambi hanno suscitato un mare di polemiche (giustificate). La vicenda del Pisus è però ancora più grave per i suoi pregressi: oltre quindici mesi di attesa per i Comuni, poi una decisione che affida tutti i fondi a quattro progetti (poi ampliati a sei dopo le proteste di Udine e Maniago) sui quindici approvati (e anche i Comuni che si sono visti assegnare i fondi avranno un bel daffare: pochissimo tempo per affidare le opere, appaltare i lavori e rendicontare. Praticamente un'impresa impossibile), e in mezzo, la richiesta di proroga all'Unione Europea, il cambio di composizione della commissione, rinvii vari. Insomma, il solito pasticcio della giunta Tondo che ha fatto infuriare ben più di qualche amministratore locale. La speranza è che adesso la nuova amministrazione regionale ci metta una pezza, oppure il Pisus, da ''boccata d'ossigeno'' che poteva essere per i Comuni, si rivelerà una farsa, e ci andranno di mezzo, come al solito, le attività economiche e i lavoratori della regione.


lunedì 15 aprile 2013

Incontro con Rsu Selex

Lo stabilimento Selex di Ronchi dei Legionari non è attualmente compreso nel piano di ristrutturazione dell'azienda, ma questo comunque non evita le preoccupazioni, che son state espresse dalle Rsu aziendali nel corso del nostro incontro. «Siamo una realtà industriale all'eccellenza per i simulatori di volo – hanno spiegato – e, almeno per il momento, non colpiti in modo pesante dai piani di ristrutturazione». I tredici dipendenti identificati come esuberi, infatti, sono già destinati alla pensione. «Ma quello che preoccupa – hanno continuato – è il futuro: nonostante il carico di lavoro che non manca, è possibile che non ci siano richieste da parte dello Stato di prodotti che sono all'eccellenza nel mondo?» . Il riferimento è al fatto che il Ministero della Difesa, invece di sostenere aziende italiane che assicurano un elevato standard, si muova su altri mercati esteri. Proprio in tale senso è stato richiesto il mio impegno.  E io farò tutto il necessario perché tale situazione sia portata all'attenzione di chi di dovere. E' un obbligo dello Stato sostenere, nelle modalità a esso consone, realtà come questa, che sono fondamentali sia per l'occupazione che per l'economia locale».

lunedì 8 aprile 2013

Ennesima scorrettezza istituzionale sull’iter del Piano di Governo del Territorio


A pochi giorni dalle elezioni regionali l’assessore Riccardi e la maggioranza di centrodestra hanno commesso l’ennesima scorrettezza in merito alla formazione del nuovo Piano di Governo del Territorio, esprimendo un parere a maggioranza sull’ultima delibera della giunta regionale che riguardava l’istruttoria sulle osservazioni pervenute sul piano stesso. Lo denuncia il gruppo consiliare del Partito Democratico.

Con una convocazione lampo della commissione consiliare a ridosso delle festività pasquali, mettendo a disposizione del consiglio una documentazione molto corposa solo pochi giorni prima della seduta, l’assessore si è addirittura dimenticato di sentire il parere del CaL previsto dalla procedura. Il fatto grave che le amministrazioni locali non abbiano espresso nessun pare in merito, la dice lunga sull’uso disinvolto delle regole e del buon senso da parte di codesto governo regionale.

Che senso ha voler procedere con colpi di mano in questa materia così complessa e delicata? Forse solo smania di annunciare prima del voto regionale che la giunta Tondo ce l’ha fatta ad approvare il nuovo PGT, magari con una delibera di giunta a pochi giorni dal voto. Poi, se nella sostanza questo strumento sia condiviso o meno dal territorio regionale e dagli attori protagonisti del suo governo, non sembra interessare.

Una delle prime cose di cui si dovrà occupare la nuova presidente della regione Serracchiani sarà mettere mano a questa materia, bloccare tutto l’iter in corso e purtroppo rifare gran parte del lavoro fatto male dai suoi predecessori. Come sarà importante per il Friuli Venezia Giulia poter disporre di una nuova legge sull'urbanistica che fornisca certezze e semplicità operativa ai Comuni, ai cittadini e alle imprese.



sabato 6 aprile 2013

Unione delle università: un passo importante.

Un plauso alle Università di Udine e Trieste che decidono di fare strada assieme! E' questo il solo modo per garantire la formazione migliore ai nostri giovani.

sabato 30 marzo 2013

Buona Pasqua... per quello che si può...


Cari amici, il momento come sapete non è dei più facili, e lo sviluppo degli eventi non promette bene.... Comunque vadano le cose, volevo ringraziarvi ancora una volta della fiducia che mi avete dato con il vostro voto, nelle primarie prima e nelle politiche poi. Purtroppo se la situazione non si risolverà a breve (e positivamente) ci sarà assai poco che potrò fare. Attendendo, come voi, che qualcosa si muova, vi invio intanto i miei più cari auguri di una serena e lieta Pasqua assieme alle vostre famiglie.

 
 
 
Consolemose con el balòn, che almeno quel me dà soddisfazion (speremo!)

sabato 23 marzo 2013

Fondazione Aquileia: la Regione è debole...

Leggete un po': la Regione dice una cosa tipo «io pago e io decido»! Ma un sindaco deve tutelare la sua comunità, e i beni culturali che sono la sua massima espressione. Quindi, o la Regione trova un accordo con il Comune, oppure si dimostra ancora una volta assolutamente debole...





Dal Messaggero Veneto di oggi:

UDINE. La Regione è pronta a uscire dalla Fondazione Aquileia se non saranno modificate, in tempi brevi, alcune parti dello statuto. Quei passaggi cioè che danno la possibilità al Comune di Aquileia (socio della Fondazione insieme a Regione, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Provincia di Udine e Arcidiocesi di Gorizia) di mettersi di traverso rispetto alla nomina del nuovo presidente.

Una situazione verificatasi per gli due nominativi proposti dalla Regione, e cioè Gianni Zonin e Paolo Maurensig, bocciati al presidente della Fondazione, nonché sindaco di Aquileia, Alviano Scarel. Zonin non è stato ritenuto idoneo per la sua scarsa esperienza in ambito culturale, il secondo per la poca esperienza in ambito amministrativo. L’assessore Elio De Anna, ieri in giunta, ha evidenziato la necessità di arrivare a una modifica dello statuto per non dover più sottostare al placet del Comune. Al posto della dicitura “d’intesa con il Comune”, la Regione chiederà di riportare la frase “sentito il Comune”.

«Se le cose restano così come sono oggi – precisa De Anna – il presidente attuale può restare in carica a vita, respingendo ogni successore. La Regione mette 2 milioni di euro ogni anno nella Fondazione e credo abbia il diritto di indicare una persona per la presidenza. Siamo pronti a uscire dalla Fondazione se il Consiglio direttivo non interverrà per cambiare lo statuto. Scarel non può essere il caput mundi della situazione».

Gli altri provvedimenti passati ieri in giunta sono stati presentati dall’assessore Riccardo Riccardi. Oltre al via libera alla variante numero 7 del Comune di Osoppo relativa all’ampliamento della zona industriale Cipaf, c’è stata l’assegnazione di 6 milioni di euro a favore dell'Autorità portuale di Trieste. Con un primo stanziamento di 5 milioni di euro il Porto di Trieste – anche attraverso società partecipate – potrà sviluppare nuovi programmi di promozione del trasporto intermodale da e per lo scalo marittimo giuliano (servizi diretti e/o oceanici) in alternativa alla modalità stradale.

Grazie a 1 milione di euro, invece, potranno essere attivati alcuni interventi di straordinaria manutenzione alle infrastrutture portuali. Un altro provvedimento approvato ieri, è stato quello relativo al nuovo Regolamento regionale, proposto dall’assessore Angela Brandi, per l’erogazione di contributi a sostegno di iniziative dirette a diffondere la cultura del rispetto tra i sessi e a garantire la piena realizzazione delle pari opportunità tra donna e uomo. Sulla traccia del Regolamento precedente, che viene abrogato, al fine di attuare politiche di pari opportunità, la Regione sostiene le iniziative proposte da associazioni femminili di volontariato e di promozione sociale per diffondere la cultura del rispetto tra i sessi.

mercoledì 20 marzo 2013

Porto di Monfalcone: di chi la colpa?

Le ultime, allarmanti notizie sulla situazione del Porto di Monfalcone non sono un fulmine a ciel sereno. E le difficoltà dello scalo, tra progetti mai realizzati, speranze disilluse, lavori che non si sa perché non si sono mai realizzati, rimangono sempre le stesse. Lo avevo ribadito in aula, in decine di interrogazioni (a cui mai si è data piena risposta), me lo avevano riferito nei tanti incontri avuti lo scorso mese con gli operatori economici, sia i lavoratori che gli operatori del porto.

Perché  non si è mai provveduto a realizzare il progetto di manutenzione dei fondali (pagato, peraltro, dagli stessi operatori portuali)? Perché di dragaggio del canale di accesso si parla da ben 16 anni? Di chi è la colpa? Forse, di chi ha pensato di risolvere tutto con una legge completamente svuotata da ogni valore, e non ha saputo mai fare niente né per il porto di Monfalcone né per quello di Trieste. Ovvero, dell'assessore Riccardi, che adesso non può fare lo scaricabarile su chi sta sotto di lui.

In questi anni nella giunta Tondo ha saputo solo realizzare progetti già impostati da amministrazioni precedenti e rotonde stradali per il suo collegio elettorale. Adesso, che trovi la soluzione, con un cronoprogramma di pochi mesi che salvi lo scalo monfalconese, altrimenti condannato all'inattività.

giovedì 14 marzo 2013

Dimissioni dal Consiglio regionale

E così, dalle 24 di stanotte, non sarò più consigliere regionale. Oggi ho infatti consegnato le mie dimissioni, anche se non ero tenuto a farlo (la legge mi consentiva di rimanere in carica anche lì fino a fine aprile...!!). Non mi sembrava però giusto, essendo stato eletto al Parlamento (domani avverrà la nomina ufficiale), sommare le due cose, per rispetto verso chi mi ha eletto consigliere prima e parlamentare poi. Una bella esperienza che si è chiusa, adesso dedichiamoci con impegno al nuovo compito.

domenica 10 marzo 2013

Git di Grado: la Regione fermi la nomina del Cda

C'è un passo da fare per riportare la Git di Grado sulla giusta strada, garantendole una gestione oculata che faccia della società un valore aggiunto e non un eterno problema di Grado: è quello di evitare la nomina di un Cda a pochi giorni dalle elezioni regionali, come invece vorrebbe la giunta regionale. È un'assurdità che va assolutamente fermata, dal momento che con questo rinnovo si presenterebbe l'occasione di rivedere l'intera organizzazione del Consiglio di amministrazione, garantendo un maggior peso nel capitale sociale di soggetti privati. Una strada che la giunta regionale non pare intenzionata a percorrere, e che è invece è assolutamente necessario per non cadere nelle solite vecchie logiche di spartizione.
La strada giusta per garantire che la Git finalmente funzioni è ripensare il Cda, e non certo dare la colpa della malagestione ai lavoratori, visto che non sono stati certo loro in questi anni a prendere le decisioni fondamentali. Proprio per questo chiedo fortemente che la Regione rinunci a nominare il nuovo consiglio di amministrazione, lasciando che questo avvenga solo quando si sarà ripensata la forma da dare a questo organismo.