martedì 2 marzo 2010

Pd: «Un flop il piano casa, in tre mesi nessuna domanda»

Dal Piccolo del 2 marzo 2010:

TRIESTE Ancora nessun effetto per il Piano casa, nonostante siano passati oltre tre mesi dalla sua entrata in vigore e nonostante fosse stato annunciato «che le norme al Capo VII dovevano avere effetto immediato per creare un rilancio del settore edilizio in questo periodo di crisi economica». È l'accusa lanciata tramite interrogazione a risposta immediata dal consigliere regionale Pd Giorgio Brandolin: nonostante siano passati mesi da quando il Piano casa è stato approvato a fine 2009, ancora non ci sono state domande da parte dei cittadini per ampliare le proprie case o effettuare interventi straordinari né, quindi, effetti pratici del provvedimento sul mercato dell'edilizia. Il Pd, peraltro, aveva immediatamente criticato il provvedimento sia perchè non concedeva possibilità ai Comuni di decidere in merito alle domande, sia per la sua validità: cinque anni invece dei tre previsti nelle altre regioni italiane. «Premesso che il 18 novembre 2009 è stata pubblicata sul Bur del Fvg la legge regionale ''Codice regionale dell’edilizia'', dove all’articolo 2 viene stabilito il termine di 90 giorni per l’emanazione del relativo regolamento di attuazione e all’articolo 9 viene istituito l’Osservatorio regionale della pianificazione territoriale e urbanistica – scrive Brandolin - e atteso che al Capo VII vengono normate le “Disposizioni straordinarie per la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente”, aventi effetto dal giorno successivo alla pubblicazione, si deve prendere atto che all'avvenuta scadenza del termine non si ha notizia della pubblicazione sul sito web della Regione dei risultati dell’attività dell’Osservatorio». Quindi, nessun risultato concreto del provvedimento nonostante fosse stato sostenuto che «le norme al Capo VII (cosiddetto Piano Casa) dovevano avere effetto immediato per creare un rilancio del settore edilizio in questo periodo di crisi economica». Ecco quindi che Brandolin chiede «se alla data odierna risultano applicate in qualche comune della regione le norme previste dal Capo VII e quindi qualche impresa o cittadino stia fruendo del cosiddetto Piano Casa». Le accuse di lentezza sono però respinte dall'assessore all'Edilizia, Federica Seganti. «E' chiaro che un provvedimento così complesso come questo non può avere ricadute pratiche importanti entro tre mesi dall'approvazione, quando per realizzare una casa serve avere un progetto, chiedere le autorizzazioni, e così via. Proprio per questo abbiamo previsto che il Codice avvia valenza cinque anni invece di tre: per dare maggior tempo a chi ne ha bisogno. Diciamo dunque che gli effetti del provvedimento si possono prevedere dopo metà 2010. Sicuramente da parte nostra porteremo avanti un monitoraggio: i Comuni devono infatti registrare tutte le richieste dei cittadini, e questo ci permetterà di avere un quadro completo».

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