venerdì 13 maggio 2016

Nodo ferroviario Gorizia-Nova Gorica: quale futuro

Quali sono le azioni che il Ministero dei Trasporti intende intraprendere a livello nazionale e soprattutto europeo per sostenere lo sviluppo del   Nodo ferroviario di Gorizia - Nova Gorica – Šempeter-Vrtojba, per il quale esiste già una progettazione e una previsione di spesa, e che risulta di importanza fondamentale non solo per il Nord est ma per l'intero sistema di collegamenti tra l'Italia e  l’Europa Orientale: è la domanda che ho rivolto al Ministero dei Trasporti in un'interrogazione urgente.
Il nodo, essendo uno dei due valichi ferroviari esistenti tra Italia e Slovenia (e quindi con l’Europa Orientale e la Penisola Balcanica) e trovandosi a ridosso dell’intersezione tra le due direttrici della Rete Transeuropea dei Trasporti (TEN-T) note come Corridoio “Adriatico - Baltico” e  Corridoio “Mediterraneo” (già Corridoio 5), potrebbe svolgere per i due Corridoi un rilevante ruolo di supporto e complemento, sia nella fase di realizzazione degli stessi sia quando giungeranno a regime, consentendo un’ulteriore intersezione tra direttrice est-ovest e direttrice nord-sud e per il suo sviluppo esistono già due progetti finanziati con 4 milioni di euro, ovvero l'''Adria A-Accessibility and Development for the Re-launche of the Inner Adriatic Area'' per il trasporto passeggeri, e il "Tip -Transborder Integrated Platform" per le merci». La progettazione "Tip", già costata 1,2 milioni, sostenuta dal GECT GO e comportante una spesa di 4,7 milioni di euro, prevede la realizzazione di due raccordi ferroviari (lunette) per ultimare il collegamento tra la rete ferroviaria italiana e quella slovena, la parziale elettrificazione del nodo ferroviario, la realizzazione di un'asta di binario lunga circa 800 metri parallela alla linea Gorizia-Monfalcone destinata al ricovero di un convoglio merci, e un collegamento tra  il terminal intermodale della SDAG e le linee slovene che si sviluppano dalla vicina stazione di Vrtojba, consistente in circa 700 metri di binario parallelo alla linea ferroviaria internazionale volto a consentire l'accesso e l'uscita dal terminal verso la Slovenia in modo diretto, senza la necessità di effettuare le manovre di inversione di marcia e cambio locomotiva nella stazione di Gorizia Centrale.
La realizzazione del Progetto TIP ben si raccorda con i programmi strategici della Regione FVG, e sarebbe inoltre fondamentale anche per il terminal SDAG attualmente del tutto sottoutilizzato per le difficoltà di manovra dei treni, per il quale si sono già realizzate opere costate 5,5 milioni euro (investimenti finanziati dai Programmi Interreg 3A Italia-Slovenia 2000-2006 e DOCUP OBIETTIVO 2 2000-2006), ma il nodo ferroviario, per poter svolgere appieno tali ruoli, necessita di importanti interventi di rivitalizzazione, tra i quali rientra sicuramente l’elettrificazione  della tratta ferroviaria Nova Gorica – Sežana e la realizzazione delle lunette ferroviarie di collegamento tra Italia e Slovenia.