mercoledì 16 dicembre 2015

Uffici postali: Ministero dà ''ragione'' ai sindaci

«L'Agcom ha introdotto specifiche garanzie a tutela degli utenti, in particolare per coloro che si avvalgono degli uffici postali ubicati in comunità montane e nelle isole minori. Il contratto di programma inoltre consente a Poste italiane, previo accordo con le autorità locali, di garantire una presenza più articolata nelle aree territoriali disagiate». Lo ha affermato il Ministro dello Sviluppo Economico in risposta all'interrogazione presentata dal deputato Pd Giorgio Brandolin in merito alla dismissione di alcuni uffici postali in Fvg, contro la quale si sono scagliati anche i sindaci di Coseano, Dignano, Fagagna, Gemona, Maniago, Pavia di Udine, Premariacco, Rive D'Arcano, Ruda, Sequals, Sesto al Reghena e Tolmezzo. Il Ministro ha ricordato infatti che il  contratto di programma 20152-2019 con Poste Italiane, all'articolo 5 prevede proprio che il Ministero dello Sviluppo Economico e Poste italiane «si impegnano reciprocamente a valorizzare la rete capillare degli uffici postali, e in particolare le potenzialità e le caratteristiche degli stessi quali uffici di prossimità al servizio degli utenti, specialmente negli ambiti territoriali con scarsa densità abitativa».
«In particolare – spiega il deputato Pd Giorgio Brandolin - il comma 5 prevede che Poste italiane, pur nell'ottica di una razionalizzazione dei costi, ''si impegna a valutare prioritariamente eventuali iniziative degli enti e istituzioni territoriali che possano potenziare l'offerta complessiva dei servizi in specifici ambienti territoriali». In pratica, Poste italiane non potrà più decidere ''di sua volontà'' la chiusura di un ufficio, ma dovrà confrontarsi con gli enti locali che potranno attuare delle politiche per garantire la presenza dell'ufficio sul territorio, magari offrendo un locale dove situarlo o compartecipando alle spese di gestione». Le proposte degli enti dovranno pervenire entro il 30 settembre di ogni anno, solo per il 2015 tale termine è posticipato al 31 marzo 2016. Sul contratto c’è già accordo formale fra le parti, manca solo l’ufficialità della firma. «Questa, ovviamente, dà ragione ai sindaci – conclude Brandolin – perché prevede che prima di attuare un piano di chiusure Poste italiane si confronti con il territorio, e non agisca solo in base ai numeri ma anche alle caratteristiche di un territorio».

venerdì 11 dicembre 2015

Collegamenti ferroviari Ts- Mestre: interrogazione al Ministro

Armonizzare le coincidenze a Mestre tra i treni in partenza e quelli in arrivo da Trieste, e migliorare  i collegamenti tra la città di Trieste e il Sud Italia, anche con l'inserimento (in particolare durante le festività) di nuovi collegamenti adatti a ogni tipo di utenza, in alternativa alle Frecce il cui costo non è alla portata di tutti.
Queste le richieste che ho presentato al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, anche in relazione a quanto appreso in una recente audizione nella commissione  Commissione trasporti locali del Comune di Monfalcone.
Con l'entrata in vigore dell'orario ferroviario del 13 dicembre 2011 sono stati soppressi gli Intercity che collegavano Trieste a Lecce, così impedendo a un'ampia utenza di cosiddetti “trasferisti” che lavorano nelle imprese monfalconesi, in particolare nella Fincantieri - utenza che si può conteggiare su un minimo di 800-900 persone, come testimonia una raccolta firme - di utilizzare tale collegamento per raggiungere la propria regione di origine.
Attualmente il solo modo per raggiungere le regioni del Sud Italia è rappresentato da treni locali o da treni Frecciabianca da Trieste (con un minimo di due cambi a Mestre) o dai collegamenti aerei, mezzi però troppo costosi, con il risultato che molti trasfertisti utilizzano i pullman privati in partenza giornalmente da Udine, il cui massiccio utilizzo rende necessaria la prenotazione dei biglietti con settimane di anticipo.
Esistono poi problemi anche inerenti agli orari di partenza dei treni Frecciargento e Frecciarossa da Mestre, che non sono coordinati con gli orari di arrivo dei treni provenienti da Trieste, mancando completamente l’armonizzazione delle coincidenze ferroviarie. Si deve però tener conto che Trenitalia ha assicurato la prosecuzione del servizio passeggeri Venezia-Trieste effettuato con treni Intercity e che lo stesso Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha assicurato di essersi attivato sin dal 2014 per inserire gli Intercity Roma-Trieste nel perimetro dei servizi del Contratto di servizio passeggeri di media e lunga percorrenza a partire dal 2016.
Chiedo quindi quali azioni si intenda intraprendere per migliorare i collegamenti tra la città di Trieste e il Sud Italia, sia in riferimento all'inserimento, in particolare durante le festività, di nuovi collegamenti adatti a ogni tipo di utenza, sia armonizzando le coincidenze, nella stazione di Mestre, tra i treni in arrivo da Trieste e quelli in partenza da Mestre.

venerdì 4 dicembre 2015

Un paese più semplice: convegno sulla riforma della Pa. Venerdì 11 dicembre ore 17.00 a Monfalcone

Venerdì 11 dicembre alle 17.30 a Monfalcone (sala conferenze Biblioteca comunale, via Ceriani 10 ) si parla di riforma della Pubblica Amministrazione. Tante innovazioni importanti anche per il cittadino.


mercoledì 25 novembre 2015

Convegno - Il futuro non aspetta: dialogo su immigrazione, sicurezza e accoglienza

In Italia, nel corso del 2014, sono stati 180.000 gli arrivi di immigrati, ma solo 60.000 sono quelli che hanno chiesto asilo, e solo il 5% di questi ottiene lo status di ''profugo''. Tanto per fare qualche confronto, in Tunisia su una popolazione di 10 milioni di persone si contano 2 milioni di profughi, in Libano su una popolazione di 4 milioni i profughi sono quasi 2 milioni. Con l'entrata in vigore di Triton al posto di Mare Nostrum, e soprattutto con l'operazione militare Eunavformed, nel 2015 si prevedono 20.000 ingressi in meno.
Sono i dati ufficiali, resi noti dai rappresentanti delle istituzioni, che spesso non vengono diffusi, e che ho presentato nel convegno 'Il futuro non aspetta: dialogo su immigrazione, sicurezza e accoglienza'' organizzato dal Pd provinciale a Monfalcone. Come anche sono poco noti alcuni provvedimenti presi negli ultimi mesi dal governo: l'apertura delle commissioni di esamina di Padova e Verona, e la possibilità data a ciascuno degli otto componenti di verificare una domanda di asilo, invece di richiedere la presenza congiunta di tutti e otto.
Allo stesso modo, non è corretto parlare di ''sospensione'' di Schengen, quando invece quello che si attuerà sono controlli più approfonditi alle frontiere esterne dell'area. Per quanto riguarda la sicurezza, un altro provvedimento preso riguarda il Pnr (passeger name record) che  registra i movimenti di chi viaggia in aereo, e che d'ora in poi terrà in memoria tali dati per un anno anziché per un mese, e li condividerà tra gli stati membri. Dobbiamo prevedere un limite al nostro diritto alla privacy in nome di un concetto più alto, cioè l'idea di Europa unita.
A concludere il convegno è stato un excursus storico-culturale sul concetto di immigrazione da parte del direttore dell'Isig Alberto Gasparini, mentre la segretaria del Pd monfalconese, Lucia Giurissa, ha ricordato che «l'immigrazione è una questione con cui ci si deve confrontare volenti o nolenti, specie in una realtà come Monfalcone, che ha ancora la mentalità del borgo ma che deve confrontarsi con i problemi di una grande città».



venerdì 20 novembre 2015

giovedì 15 ottobre 2015

Ius Soli: riforma storica

L'approvazione della riforma della normativa sull'acquisizione della cittadinanza secondo il principio dello "ius soli" (acquisisce la cittadinanza italiana chi è nato nel territorio della Repubblica da genitori stranieri in possesso di permesso di soggiorno) alla Camera è un momento molto importante, e che non deve spaventare nessuno né essere considerato una riforma a metà. La verità è che con le attuali condizioni questo è il massimo che si poteva ottenere, ed è comunque un passo molto importante che è stato fatto nel riconoscere il diritto di persone che, pur non essendo nate in Italia, sono ormai italiane a tutti gli effetti. Dopo anni di immobilità un primo traguardo è stato raggiunto; adesso avremo il tempo di valutare gli effetti di questa prima riforma e capire come andare oltre.

Tutte le informazioni le trovate qui.

giovedì 1 ottobre 2015

Confermato lo stop alle norme che penalizzavano le carrozzerie

E' definitivo lo stop all'ipotesi dell'obbligo di far riparare l'auto dopo un sinistro solo nelle carrozzerie convenzionate con le assicurazioni auto, ipotesi che aveva causato non poche reazioni anche tra gli artigianidell'Isontino.
Un lavoro reso possibile dalla collaborazione con i miei colleghi Marco Di Stefano e Paola Bragantini. Non possiamo infatti che dirci soddisfatti per l'approvazione da parte dell'aula della Camera degli articoli al disegno di legge per il mercato e la concorrenza in materia di Rc auto: è stato sventato il rischio di mettere il mondo delle riparazioni nelle mani di un oligopolio assicurativo. Le proposte di modifiche che hanno ricevuto il via libera recepiscono quasi totalmente la proposta di legge che abbiamo presentato già un anno fa per tutelare la professionalità della categoria dei carrozzieri e gli assicurati: oggi è stato finalmente sancito il diritto per i consumatori di scegliere, senza condizionamenti, il proprio riparatore di fiducia. Dopo un lungo iter, iniziato con lo stralcio dell'articolo 8 al decreto 'salva-Italia' di un anno fa, si pone  quindi fine a una discriminazione che non aveva ragione di esistere su molti fronti. E' stata messa da parte la logica che tendeva a far scomparire la categoria dei carrozzieri e a togliere i diritti agli assicurati in cambio di una foglia di fico quale era qualche euro di sconto sulle polizze.

mercoledì 23 settembre 2015

Riforma processo penale

Riforma penale: le novità



Per  approfodimenti: http://deputatipd.it/blog/la-riforma-del-processo-penale



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