giovedì 10 novembre 2016

Il porto di Monfalcone va inserito nell’AdSP del Mare Adriatico Orientale

Nel mese di settembre 2016, il Ministero delle infrastrutture e dei Trasporti ha trasmesso alle Regioni Friuli Venezia Giulia, Marche e Abruzzo e Puglia le proposte di nomina dei Presidenti delle AdSP del Mare Adriatico Orientale, del Mare Adriatico Centrale e del Mare Ionio. Lo scorso 16 settembre, la presidente della regione Friuli Venezia Giulia ha chiesto di inserire il Porto di Monfalcone, la cui gestione è stata a suo tempo trasferita all’Amministrazione regionale, all’interno dell’AdSP del Mare Adriatico orientale. Ora è il momento di accogliere tale richiesta che, a mio avviso, va nella direzione auspicata dal decreto legislativo 169 del 4 agosto 2016 tendente a superare le dimensioni delle Autorità ''monoscalo'' e a mettere in sinergia i diversi porti nell’ambito dei Corridoi europei e delle reti Ten-T come approvate dal Parlamento europeo.

Secondo il Minitero  delle Infrastrutture e dei Trasporti, dato che le Autorità Portuali agiscono in regime di prorogatio, si devono astenere dal procedere a nomine. Allo stesso tempo però è indispensabile procedere alla nomina dei Presidenti e degli Organi delle Autorità di Sistema Portuale almeno per le quelle dove è già iniziato l’iter.

Pertanto ho chiesto al Ministro se e quando intende concludere le procedure per le tre Autorità già in itinere, procedere per le altre dodici AdSP in modo da consentire l’efficienza e l’efficacia del sistema portuale italiano e infine accogliere la richiesta tempestivamente avanzata dalla Regione Friuli Venezia Giulia tesa ad inserire il porto di Monfalcone nell’AdSP del Mare Adriatico Orientale.

martedì 8 novembre 2016

Riflessione sulle elezioni a Monfalcone

I risultati delle elezioni comunali di Monfalcone sono preoccupanti e deludenti, inutile nasconderselo. Bisogna essere freddi e lucidi per capire che cosa sia successo e come recuperare un rapporto con le organizzazioni vicine che il partito ha perso. Sicuramente il mio grazie va ad Adriano Persi e agli altri che con generosità si sono messi al servizio del sindaco uscente e di valori e principi che stanno alla base dei valori di centro sinistra.
La riflessione deve essere valida a livello locale ma anche regionale e nazionale, a cominciare dalla presidente Serracchiani, che è anche segretaria del partito, che mi auguro non scarichi le colpe su altri, come non le scarico io, che mi assumo tutte le mie responsabilità per non aver capito le paure della nostra gente, che di sicuro non si possono risolvere con il buonismo e una scontata solidarietà.
Il mio appello è di finire di essere un partito che si differenzia su ogni cosa, e di trovare invece un'unità di intenti su concetti di lavoro e di speranza per il futuro. L'ambizione di qualcuno, invece del passo indietro che era stato richiesto, ci ha portato allo sfascio, mentre quello di cui abbiamo bisogno è l'umiltà e il rapporto con la gente, come sto cercando di fare nei vari incontri che ho in programma a Ronchi come ad Attimis, Ruda, Capriva, dove si discute senza demonizzare l'avversario, specie se è all'interno dello stesso partito.