lunedì 30 maggio 2011

Il premio Noè

La vicenda del “Gran Premio Noè”, in origine Noè d’oro” di Gradisca approda in consiglio regionale, con una mia interrogazione firmata da tutti i consiglieri regionali della provincia (Valenti, Marin, Brussa, Antonaz) ad eccezione del consigliere leghista Razzini, che evidentemente antepone le sue logiche politiche agli interessi del territorio.

Il Gran Premio Noè è un riconoscimento nato nel 1965 a Gradisca d’Isonzo come vetrina dei migliori vini e delle migliori aziende vitivinicole regionali, premiando ogni anno le eccellenze delle diverse categorie del settore.

L’evento era promosso dalla Regione in collaborazione, oltre che con il Comune di Gradisca d’Isonzo (finora) con associazioni di settore quali AISFVG (Ass. Italiana Sommelier), Assoenologi FVG, Onav (Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Vino), Slow Food FVG, e la Sala Bergamas a Gradisca d’Isonzo era sempre considerata sede storica del Gran Premio Noè.

A tal proposito ricordo le parole del vicepresidente della giunta regionale Ciriani del 2010, che in un’intervista a Fvg Tv ringraziava Sindaco e Comune di Gradisca d’Isonzo per l’aiuto dato al rilancio del Gran Premio Noè proprio a Gradisca, avendo aperto l’invito a tutte le aziende produttrici della regione e ad esperti e guide anche di fuori regione per dare più forza e valore al Premio.

Quest’anno però la Regione si avvale dell’Ersa (e non di Turismo Fvg) per l’organizzazione del Premio, e avrebbe già inviato ai produttori di vino del Fvg l’invito e il regolamento per la partecipazione, che prevede l’allestimento della “Enoteca del Gran Noè“ alla manifestazione Aria di Festa a San Daniele del Friuli dal 24 al 27 giugno 2011. Eppure, solo venti giorni fa la giunta di Gradisca d’Isonzo sarebbe stata rassicurata dall’assessore Violino e dal Direttore dell’Ersa Bellini sul regolare svolgimento a Gradisca del Premio.

Per questo, ho deciso di interrogare l’assessore competente per capire come mai a fronte di tali rassicurazioni, l’Ersa stava contemporaneamente inviando il regolamento dell’edizione 2011 con sede a San Daniele ai produttori vinicoli del Friuli Venezia Giulia.

Il premio Noè

La vicenda del “Gran Premio Noè”, in origine Noè d’oro” di Gradisca approda in consiglio regionale, con una mia interrogazione firmata da tutti i consiglieri regionali della provincia (Valenti, Marin, Brussa, Antonaz) ad eccezione del consigliere leghista Razzini, che evidentemente antepone le sue logiche politiche agli interessi del territorio.

Il Gran Premio Noè è un riconoscimento nato nel 1965 a Gradisca d’Isonzo come vetrina dei migliori vini e delle migliori aziende vitivinicole regionali, premiando ogni anno le eccellenze delle diverse categorie del settore.

L’evento era promosso dalla Regione in collaborazione, oltre che con il Comune di Gradisca d’Isonzo (finora) con associazioni di settore quali AISFVG (Ass. Italiana Sommelier), Assoenologi FVG, Onav (Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Vino), Slow Food FVG, e la Sala Bergamas a Gradisca d’Isonzo era sempre considerata sede storica del Gran Premio Noè.

A tal proposito ricordo le parole del vicepresidente della giunta regionale Ciriani del 2010, che in un’intervista a Fvg Tv ringraziava Sindaco e Comune di Gradisca d’Isonzo per l’aiuto dato al rilancio del Gran Premio Noè proprio a Gradisca, avendo aperto l’invito a tutte le aziende produttrici della regione e ad esperti e guide anche di fuori regione per dare più forza e valore al Premio.

Quest’anno però la Regione si avvale dell’Ersa (e non di Turismo Fvg) per l’organizzazione del Premio, e avrebbe già inviato ai produttori di vino del Fvg l’invito e il regolamento per la partecipazione, che prevede l’allestimento della “Enoteca del Gran Noè“ alla manifestazione Aria di Festa a San Daniele del Friuli dal 24 al 27 giugno 2011. Eppure, solo venti giorni fa la giunta di Gradisca d’Isonzo sarebbe stata rassicurata dall’assessore Violino e dal Direttore dell’Ersa Bellini sul regolare svolgimento a Gradisca del Premio.

Per questo, ho deciso di interrogare l’assessore competente per capire come mai a fronte di tali rassicurazioni, l’Ersa stava contemporaneamente inviando il regolamento dell’edizione 2011 con sede a San Daniele ai produttori vinicoli del Friuli Venezia Giulia.

domenica 22 maggio 2011

Le promesse impossibili...

Una legge su quattro bocciata dal ''governo amico''. Un consiglio regionale bloccato da mesi. Una politica industriale ed economica inesistente. E adesso dovremmo credere alle promesse elettorali che Tondo fa alla Cisint e al suo neo-alleato Blasig? E su cosa? Sulla liberalizzazione dell'autostrada, di cui Riccardi, fin da quando era direttore generale di Autovie, non ha mai voluto parlare? La stessa liberalizzazione per la quale abbiamo raccolto 5mila firme bellamente ignorate dalla giunta regionale? Bene, se adesso improvvisamente invece si può fare, perchè aspettare le elezioni? Si faccia subito. Sfido Tondo a portare in giunta entro la settimana una delibera di generalità che dichiari nero su bianco tale intenzione.

Un altro dei punti era l'unione di Comuni. Ma come? Proprio la giunta di centrodestra, che ha abolito le unioni di Comuni (le Aster) volute dal centrosinistra, adesso cambia idea? Senza peraltro chiedere che cosa ne pensano le amministrazioni di Staranzano e Ronchi...

Un altro punto è la metanizzazione della centrale. Fa piacere che finalmente Tondo la prenda in considerazione, visto che per tre anni non ha fatto assolutamente nulla in tal senso, cambiando anzi tre assessori alle Attività Produttive in tre anni, e facendo quindi mancare un punto di riferimento regionale. Con queste premesse, però, è difficile credere che dalle parole si passi ai fatti.

Mi spiace invece che nel presunto accordo non si sia presi in considerazione altri temi ben più importanti, come il sostegno alla nostre attività produttive, l'occupazione e i posti di lavoro, e soprattutto la questione sanità, che vede l'ospedale di Monfalcone perdere, giorno dopo giorno, le sue specialità, e soprattutto farne oggetto di una guerra di poveri tra la nostra città e Gorizia. Ma forse non è un caso, visto che lo stesso Tondo si è definito il ''garante della città di Gorizia in giunta''....

In conclusione, voglio lanciare un appello a tutti coloro che si riconoscono nell'identità di socialisti europei, e che credono in valori quali il bene comune, la solidarietà, la giustizia sociale e l'uguaglianza tra tutti i cittadini: un appello a non credere alle promesse elettorali dell'ultima ora, bensì a sostenere chi, non negli ultimi giorni ma da sempre, ha portato avanti con serietà e coerenza questi valori.

lunedì 9 maggio 2011

Dissociazione

In merito alle dichiarazioni riportare oggi dalla stampa da parte del nostro candidato alla carica di Presidente della Provincia nei riguardi di Luigi Blasig, Candidato Sindaco a Monfalcone, vogliamo esprimere a quest'ultimo la nostra più totale solidarietà. Abbiamo infatti sempre concepito la politica in modo alto e serio, in cui le discussioni devono avvenire su idee e progetti, mantenendo sempre un forte rispetto per gli avversari.
Le battute, specie quelle particolarmente infelici, non fanno parte del nostro bagaglio culturale. Per questo come consiglieri regionali del Partito Democratico riteniamo sia un dovere prendere le distanze da dichiarazioni e posizioni che non riconosciamo come nostre.
I consiglieri regionali Pd Giorgio Brandolin e Franco Brussa