martedì 22 febbraio 2011

Incidente in Fincantieri: il momento della riflessione

Questo è il momento del silenzio. Della vicinanza alle famiglie, della riflessione. Il tempo per parlare verrà dopo. Al momento, quello che mi sento di fare, da figlio di operaio del cantiere, è rivolgere il pensiero alla famiglia e ai colleghi dell'operaio vittima del suo lavoro, e mandare loro le mie più sentite condoglianze.

mercoledì 16 febbraio 2011

I 150 anni di Romoli

Trasformare i festeggiamenti per i 150 anni dell'Unità d'Italia in una burletta non era facile: il centro destra, la Lega e adesso anche Romoli ci sono riusciti. Complimenti. Non trovo altre parole per commentare le dichiarazioni odierne del sindaco di Gorizia.

Da parte mia, posso solo dire che mi sento orgogliosamente italiano ed europeo; e che le dichiarazioni qualunquistiche di Romoli, che si collocano nella scia delle prese di posizione nazionali di altri esponenti del centro destra, hanno reso ridicolo sentirsi italiani ed europei. Perchè parlo di dichiarazioni qualunquistiche? Perchè si riduce un'occasione unica come i 150 anni dell'Unità d'Italia alla sola discussione sul lavorare o meno. Aprire o chiudere gli uffici pubblici dovrebbe essere l'ultima preoccupazione in questi frangenti: si festeggia l'unità d'Italia non ''per non lavorare'', ma per sentirsi parte della nazione, di un'unità. Concetto che è stato ridicolizzato e ridotto alla baruffa se aprire o meno gli uffici pubblici.

Romoli dice che la ricorrenza si sarebbe festeggiata meglio con convegni e momenti di discussione? Bene, che faccia l'elenco degli eventi che il suo Comune ha organizzato. Rimane il fatto che dovremo aspettare altri 150 per festeggiare nuovamente questo traguardo, e allora né io né Romoli ci saremo. Ecco quindi un'altra occasione persa, povera Gorizia e povera Italia.

lunedì 7 febbraio 2011

Gherghetta mente o davvero non sa?

12214/04-10: basta un numero per distruggere la convinzione di Enrico Gherghetta di essere il primo Presidente della Provincia a portare il piano rifiuti in Consiglio Provinciale. Questo è infatti il numero della delibera del Consiglio Provinciale, datata 3 maggio del 2004, con cui è stato approvato il Piano rifiuti elaborato, con un percorso partecipativo non da poco, dall'allora mio assessore Franco Sturzi e dagli uffici provinciali. Un lavoro che ha coinvolto per mesi i sindaci, i comitati e la stessa Iris per creare un Piano quanto mai partecipato e condiviso, perchè «trasparenza, partecipazione e condivisione» sono le tre parole d'ordine che hanno caratterizzato la nascita di un documento approvato in Regione nel dicembre di quell'anno. E non lo dico per me, quanto per ribadire la mia stima a Sturzi e ai dipendenti provinciali che sono arrivati a questo importante traguardo. Gherghetta dunque s'informi, perchè o mente sapendo di mentire, oppure non è neppure a conoscenza dei pregressi del suo lavoro, e questo è particolarmente grave.

domenica 6 febbraio 2011

I tir turchi a Monfalcone: ripensare una sinergia con Trieste

Che il passaggio dei tir turchi a Monfalcone sia l'occasione per ripensare a una nuova sinergia tra i porti di Trieste e Monfalcone anche e soprattutto in vista del Superporto: è questo il mio auspicio per il futuro. L'attuale arrivo dei tir dal Porto triestino, infatti, è un caso di emergenza e come tale va risolto in fretta. Ma perchè non farne il primo passo per una nuova collaborazione tra Trieste e Monfalcone? Ovvero, si potrebbe prevedere anche per il porto monfalconese agevolazioni e tariffe uguali a quelle triestine, così da poter ospitare sempre a Monfalcone i traghetti che non trovano posto a Trieste. In questo modo il passaggio dei tir non sarebbe più solo un passaggio, ma creerebbe un valore aggiunto sul territorio sia in fatto di introiti che di persone impiegate. E il modo anche ci sarebbe: basterebbe che la Camera di Commercio completasse progetto delle Autostrade del Mare per creare una vera sinergia tra Monfalcone e Trieste così da favorire entrambe le realtà. Quella di questi giorni, come detto, è l'emergenza: ma è anche, secondo me, il punto di partenza da cui lavorare.

giovedì 3 febbraio 2011

E un'altra legge viene rimandata al mittente...

Ancora una volta il governo nazionale “amico” presenta ricorso alla Corte Costituzionale per la dichiarazione di illegittimità di una norma appena approvata dal Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia con i voti della sola maggioranza di centrodestra. C’era da aspettarselo!

Del resto, durante la discussione sia in IV Commissione che in Aula, il gruppo del PD aveva messo in guardia i saccenti legislatori di maggioranza sul dubbio che alcune parti della Legge di manutenzione 2010 corressero qualche rischio di illegittimità. Bisogna ricordare che tutto l’iter della norma è stato a dir poco farraginoso e superficiale, e questo alla fine è il bel risultato di una politica annunciata e mai praticata.

Sulle parti di norma oggetto di riscorso già in passato il governo aveva sollevato dubbi e presentato ricorsi che la Corte aveva accolto. Pertanto, anziché modificare le normative sulla base della sentenze della Corte costituzionale e quindi chiudere le questioni aperte ormai da troppo tempo, la maggioranza ha preferito giocare col fuoco e sfidare una volta in più i fini giuristi romani. Le materie oggetto di ricorso riguardano tanto per cambiare la disciplina della caccia, le concessioni idrauliche e la valutazione di impatto ambientale.

In particolare, per quanto riguarda la materia della caccia, è stata giustamente contestata la disposizione vergognosa, voluta dalla Lega Nord, che prevede la registrazione sul tesserino a fine giornata degli esemplari abbattuti e che quindi non consente il necessario controllo durante l’azione di caccia. Appare incredibile perciò come questa maggioranza continui a produrre leggi raffazzonate, inconcludenti e che portano danno all’intera comunità regionale.