giovedì 3 febbraio 2011

E un'altra legge viene rimandata al mittente...

Ancora una volta il governo nazionale “amico” presenta ricorso alla Corte Costituzionale per la dichiarazione di illegittimità di una norma appena approvata dal Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia con i voti della sola maggioranza di centrodestra. C’era da aspettarselo!

Del resto, durante la discussione sia in IV Commissione che in Aula, il gruppo del PD aveva messo in guardia i saccenti legislatori di maggioranza sul dubbio che alcune parti della Legge di manutenzione 2010 corressero qualche rischio di illegittimità. Bisogna ricordare che tutto l’iter della norma è stato a dir poco farraginoso e superficiale, e questo alla fine è il bel risultato di una politica annunciata e mai praticata.

Sulle parti di norma oggetto di riscorso già in passato il governo aveva sollevato dubbi e presentato ricorsi che la Corte aveva accolto. Pertanto, anziché modificare le normative sulla base della sentenze della Corte costituzionale e quindi chiudere le questioni aperte ormai da troppo tempo, la maggioranza ha preferito giocare col fuoco e sfidare una volta in più i fini giuristi romani. Le materie oggetto di ricorso riguardano tanto per cambiare la disciplina della caccia, le concessioni idrauliche e la valutazione di impatto ambientale.

In particolare, per quanto riguarda la materia della caccia, è stata giustamente contestata la disposizione vergognosa, voluta dalla Lega Nord, che prevede la registrazione sul tesserino a fine giornata degli esemplari abbattuti e che quindi non consente il necessario controllo durante l’azione di caccia. Appare incredibile perciò come questa maggioranza continui a produrre leggi raffazzonate, inconcludenti e che portano danno all’intera comunità regionale.

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