Il decreto legislativo 98 emanato lo scorso 29 Maggio 2017
(''Razionalizzazione dei processi di gestione dei dati di
circolazione e di proprietà di autoveicoli, motoveicoli e rimorchi,
finalizzata al rilascio di un documento unico'') non dà alcuna
risposta al grave problema occupazionale che vede coinvolti migliaia
di lavoratori operanti in ACI e nelle società collegate,
specialmente nella regione Friuli Venezia Giulia.
Il testo del
provvedimento evidenzia diversi gravissimi difetti, essendo state
omesse o rinviate a verifiche successive le condizioni che il Governo
avrebbe dovuto rispettare in base all'apposita delega parlamentare.
Prima di tutto, manca qualsiasi indicazione circa i modi e i livelli
relativi alla realizzazione dei "consistenti risparmi" che
la normativa dovrebbe realizzare a favore degli automobilisti, né si
comprende il motivo dell'aggravio di attività a carico degli uffici
del Ministero dei Trasporti, già in grave ritardo nel disbrigo delle
proprie attuali attività d'istituto, e in dichiarata grave carenza
di personale.
Secondo il mio parere, è
fin troppo facile prevedere che il D. Lgs. 98 non potrà produrre
alcun beneficio né a favore dei cittadini né del bilancio dello
Stato. Per questo interroga il ministro «su quali siano gli adeguati
correttivi che si intenda assumere per garantire il rispetto della
delega parlamentare ricevuta dal Governo in tema di "consistente
risparmio" per i cittadini e assenza di oneri a carico del
bilancio dello Stato, e soprattutto per garantire i livelli
occupazionali esistenti sia dei dipendenti Aci che di quelli delle
società collegate.