mercoledì 15 aprile 2015

Mozione sul trasporto aereo

Implementare in tempi rapidi e definiti il nuovo piano nazionale della rete aeroportuale con risorse certe ed adeguate, garantire la realizzazione di collegamenti stradali e ferroviari rapidi ed efficienti, integrare e definire nei contratti di concessione specifici standard di qualità e sicurezza dei servizi, assumere iniziative dirette ad eliminare le barriere di natura regolamentare per favorire un'offerta di servizi di trasporto aereo efficiente ed efficace, adottare ogni iniziativa utile per favorire la ripresa del confronto tra le organizzazioni di rappresentanza dei lavoratori e delle imprese, e soprattutto favorire una costante collaborazione tra i Ministeri del lavoro e delle politiche sociali e delle infrastrutture e trasporti con le regioni interessate dalla crisi del settore del trasporto aeroportuale per affrontare una riforma organica di sistema.
Questo l'oggetto della mozione sul trasporto aereo firmata da me e in approvazione dall'aula della Camera.
Il settore del trasporto aereo nazionale negli ultimi anni è stato caratterizzato da una sostanziale modifica delle condizioni di produzione e fruizione del servizio. Il processo di liberalizzazione del trasporto aereo in ambito comunitario a partire dal 1997 e la progressiva e rapida diffusione di servizi low cost hanno intensificato le dinamiche competitive. I dati dell'ultimo rapporto Enac disponibile, che analizza i dati del trasporto aereo relativi all'anno 2013, rilevano il positivo andamento del trasporto aereo mondiale, con un traffico passeggeri in crescita, ma lo stesso rapporto Enac conferma anche per il 2013 la crisi del trasporto aereo in Italia, con una diminuzione del numero dei passeggeri trasportati dell'1,7% rispetto al 2012, 143,5 milioni. C'è poi la questione del low cost, che realizza il 35-36 % del traffico intra-europeo. In questi ultimi anni sui conti dei vettori hanno pesato molti importanti fattori, come il costo del carburante, e anche il sostegno ai lavoratori del comparto, che viene assicurato anche con fondi a carico delle imprese  (0,375% delle retribuzioni) e dei lavoratori  (0,125%), ma soprattutto dell'utenza per via dell'addizionale comunale sui diritti di imbarco – applicata a ciascun biglietto di trasporto aereo – pari a tre euro a biglietto, un prelievo particolarmente elevato se si considera che il margine di un biglietto low cost oscilla tra i 5 e i 10 euro. Attualmente, considerate le entrate previste per il 2015, il fondo ha una disponibilità di cassa di circa 47 milioni di euro al netto delle somme già impegnate a seguito di delibere assunte, e deve far fronte a vertenze difficili e gravose dal punto di vista occupazionale, tra le quali si segnala quella di Meridiana, con gli oltre 1.000 lavoratori che rischiano di essere messi fuori produzione nonostante il pronto avvio di un tavolo di confronto in sede ministeriale.
E' essenziale che il Governo continui a operare per dare soluzione strutturale ai problemi del comparto aereo-aeroportuale e del relativo indotto e, in modo particolare, alle questioni che riguardano il personale e, in generale, tutti i lavoratori del settore.    

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