sabato 10 settembre 2011

La mia indignazione per il Giro della Padania


Con una lettera inviata al presidente del Coni regionale Felluga e presidente regionale Petrucci ho intenzione di esprimere il mio dissenso su una iniziativa che in questi ultimi giorni ha fatto parlare di sé: il Giro della Padania.



E' inutile infatti che ci giriamo attorno: quella gara non è stata altro che una strumentalizzazione dello sport come mai ci si sarebbe sognati di fare da parte nostra. E non lo dico come rappresentante politico di un partito, bensì come presidente provinciale del Coni e amante dello sport. Lo sport deve essere gioia e unione, non violenza e divisione come invece è stato in questa occasione. Si è trattato quindi di una iniziativa del tutto inopportuna, che si sarebbe dovuta evitare anche nel caso in cui non avesse suscitato le forti reazioni che invece ha generato.


Come rappresentante del Coni non ho mai e poi mai nemmeno ipotizzato di poter strumentalizzazione lo sport a fini politici, come invece è stato fatto in questa occasione. E che non si cerchi di sostenere il contrario: si poteva fare il Giro della Lombardia e anche il Giro del Piemonte, ma fare il Giro della Padania, ovvero di un ente territoriale inesistente, è stato un chiaro atto politico. E mi sorprende che la Fci abbia dato il suo assenso.



Ecco perchè ho deciso di esprimere il mio disagio, come rappresentante di un ente sportivo, in una lettera che invierò direttamente alla presidenza regionale e nazionale del Coni.

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