sabato 12 dicembre 2009

Povero Razzini....

Il mio intervento sul Messaggero Veneto, dopo che Razzini minacciava il ''no'' al Piano sanitario perchè "svilente per la sanità isontina"...

Il consigliere Razzini si è svegliato, ma si è svegliato tardi». Così il consigliere del Pd Giorgio Brandolin commenta l'intervento del vice capogruppo della Lega Nord Federico Razzini sul piano sanitario regionale, che minaccia importanti tagli e depauperamenti in particolare per l'area Isontina. Se Razzini dice infatti ''no'' al piano, minacciando un ''voto di coscienza'' alla votazione in Consiglio regionale, il consigliere del Pd replic: «Forse era il caso di svegliarsi un po' prima, e non certo alla vigilia dell'approvazione». Una critica che però non rimane fine a se stessa, in quanto è seguita anche da una proposta costruttiva. «Dire che si voterà contro il provvedimento in consiglio è una dichiarazione che lascia il tempo che trova – spiega Brandolin –. Quello che invece sarebbe utile, e che invito il consigliere leghista a fare, è creare un fronte comune tra maggioranza e opposizione, ma anche operatori medici e sanitari dell'Isontino, per difendere con un'azione forte e chiara la nostra sanità locale». Il piano di ristrutturazione previsto dalla Regione, spiega Brandolin, ha in realtà radici antiche. «Tanto è vero che un primo nucleo si trova già nel piano elaborato dall'allora assessore leghista Piero Fasola – continua il consigliere del Pd - .Per cui ora trovo alquanto intempestivo che Razzini si sgoli contro questo provvedimento. Quello che dovremo fare è creare un fronte comune, e intendo anche tra Gorizia e Monfalcone, per difendere la sanità isontina in toto, per evitare che alla fine 'il terzo goda'', ovvero il centro decisionale e la ''testa pensante'' vengano spostate a Trieste».

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