domenica 20 dicembre 2009

Il Comune unico...

Fusione tra Pieris-San Canzian-Turriaco e altro....

«Dire che Pieris e San Canzian hanno una storia diversa da Turriaco, e che per questo ogni pensiero di fusione è impossibile, è un'assurdità. Pensiamo invece a come poter organizzare un'unità di servizi tra vari Comuni, risparmiando ed evitando disservizi come quello della mancata pulizia delle strade per via della neve». E' questo il giudizio espresso dal consigliere regionale Giorgio Brandolin (Pd) sulla polemica seguita alla proposta di unificare alcuni Comuni del mandamento sotto un'unica guida. «La fusione tra i piccoli Comuni, prima o poi, ci sarà, perchè sono le stesse ristrettezze di bilancio che lo impongono – continua Brandolin - .Un esempio per quanto riguarda Turriaco e Pieris: c'è già un istituto comprensivo unico, una farmacia unica, studi medici in comune. Solo questo dimostra che realizzare un'unica realtà non è così assurdo». Se anche ogni Comune volesse mantenere il suo vessillo e il suo sindaco, la strada da percorrere sarebbe comunque quella dell'unificazione dei servizi, che così diverrebbero più funzionali. «Alla gente non importa nulla delle battaglie di campanile: quello che interessa è che le cose funzionino, evitando così situazioni come quella di questi giorni, in cui i singoli Comuni non sono riusciti a organizzarsi per creare un intervento tempestivo dopo la nevicata». Tra le cose che si potrebbero razionalizzare, dunque, il servizio di polizia urbana, i servizi sociali e, soprattutto, la Protezione civile. «Anzi, l'idea sarebbe quella di non solo mettere assieme la città mandamento, ma tutti i Comuni della Bisiacaria, da Sagrado a Monfalcone. Ogni Comune potrebbe mantenere, se vuole, il suo gonfalone e il suo sindaco, creando però un unico consiglio comunale unitario – conclude Brandolin – diminuendo in questo modo i costi della politica e aumentando l'efficienza dei servizi».

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