martedì 3 giugno 2014

Stati generali artigianato nautico: una riflessione...

Venerdì scorso ero agli Stati generali dell'artigianato nautico.  Ho apprezzato in particolare lo spirito che vi si sentiva: non di rassegnazione, ma di voglia di fare. Mi hanno colpito in positivo, in particolare, gli interventi dei rappresentanti di categoria, che hanno evitato ogni polemica puntando invece sull'assunzione di responsabilità e sulla volontà di affrontare gli ostacoli. Se c'è un modo di interpretare il risultato alle urne delle Europee credo sia proprio questo: la volontà di trovare soluzioni che non siano semplicemente stanziare nuovi fondi per tenere a galla un mercato, bensì fare un esame approfondito di quello che va e che non va nella nostra economia e società e poi prendere i necessari provvedimenti, che forniscano quindi delle soluzioni definitive. Per questo ritengo importante ogni spinta alle riforme, che siano per il Senato o per la burocrazia, perché tutto ha poi influenza in ogni settore della nostra vita, privata ma anche economica. E per questo si deve essere anche pronti a fare qualche rinuncia (e penso al Punto nascita o al tribunale di Gorizia) se si pensa che i fondi, poi, potranno essere utilizzati per il miglioramento della vita di tutti. Anche nel settore della nautica, ovviamente, vale lo stesso discorso: una riforma della burocrazia significa leggi più veloci e interventi più agili, ecco perché è importante coltivare il nuovo spirito che sta emergendo in questi giorni.







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