venerdì 16 maggio 2014

Vademecum sulla Garanzia Giovani


Il primo maggio 2014 è stato avviato Youth Guarantee, programma europeo per favorire l’occupabilità e l’avvicinamento dei giovani al mercato del lavoro. Un percorso che prevede una serie di misure, a livello nazionale e territoriale, volte a facilitare la presa in carico dei giovani tra 15 e 29 anni per offrire loro opportunità di orientamento, formazione e inserimento al lavoro.
Il “Piano italiano di attuazione della Garanzia per i Giovani” è stato predisposto da una del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, composta dai rappresentanti del Ministero e delle sue agenzie tecniche – ISFOL e Italia Lavoro – del MIUR, MISE, MEF, del Dipartimento della Gioventù, dell’INPS, delle Regioni e Province Autonome, delle Province e Unioncamere.
Alcuni degli obiettivi della Garanzia per i Giovani sono stati già anticipati da una serie di misure messe in atto dal Governo, tra cui il Decreto Legge 76/2013 che prevede, tra l’altro, incentivi per le imprese che assumono giovani under 30 a tempo indeterminato, il finanziamento di tirocini formativi in azienda e nelle pubbliche amministrazioni, eil finanziamento di iniziative di auto impiego e auto imprenditorialità.

In Italia la Garanzia Giovani è partita ufficialmente il primo maggio 2014. All’8 maggio 2014 hanno aderito a Garanzia Giovani oltre 29.936 giovani, di questi 21.189 lo hanno fatto attraverso il portale nazionale www.garanziagiovani.gov.it e 8.747 attraverso i portali regionali.

Come usare Garanzia Giovani?

Il Piano Italiano prevede un sistema universale di informazione e orientamento a cui il giovane accede registrandosi attraverso vari punti di contatto (il sito www.garanziaperigiovani.it, il portale Cliclavoro, i portali regionali, i Servizi per l’Impiego e altri servizi competenti, sportelli ad hoc che saranno aperti presso gli istituti di istruzione e formazione). Nella fase di informazione e comunicazione saranno coinvolte varie istituzioni o associazioni, tra cui Camere di Commercio, associazioni sindacali e datoriali, associazioni giovanili e del Terzo Settore.
Dopo la registrazione e un primo colloquio nella fase di accoglienza, al giovane verrà indicato un percorso di orientamento individuale destinato a definire un progetto personalizzato di formazione o lavorativo/professionale. In sintesi, s’intende rendere sistematiche le attività di orientamento al lavoro anche con il mondo dell’educazione (istituti scolastici, istruzione e formazione professionale ed università), attraverso gli operatori e supporti informatici ad alto valore aggiunto.
Il Piano italiano intende offrire ai giovani l’opportunità di un colloquio specializzato da parte di orientatori qualificati che preparino i giovani all’ingresso nel mercato del lavoro con percorsi di costruzione del curriculum e di autovalutazione delle esperienze e delle competenze. Ai giovani che presenteranno i requisiti verrà offerto un finanziamento diretto (bonus, voucher, ecc.) per accedere ad una gamma di possibili percorsi, tra cui: l’inserimento in un contratto di lavoro dipendente, l’avvio di un contratto di apprendistato o di un’esperienza di tirocinio, l’impegno nel servizio civile, la formazione specifica professionalizzante e l’accompagnamento nell’avvio di una iniziativa imprenditoriale o di lavoro autonomo.






Nessun commento:

Posta un commento