sabato 12 ottobre 2013

Per i diritti di chi assiste i disabili

Attivare delle disposizioni di legge per andare incontro concretamente al problema degli esodati creato dalla riforma Fornero; ampliare la salvaguardia ai lavoratori che assistono persone disabili (attualmente limitata solo all'assistenza ai figli, con l'esclusione quindi di parenti e congiunti); risolvere il problema del computo ai fini pensionistici dei giorni che il lavoratore dedica ad un'alta finalità sociale, come ad esempio la donazione del sangue. Questo il contenuto dell'interrogazione bipartisan presentata con Sandra Savino (Pdl) che chiede la disponibilità del Governo a recepire queste integrazioni nel Decreto Legge sull'Imu che comprende anche le disposizioni relative ai trattamenti pensionistici. Si tratta di cogliere l'opportunità di questo decreto, appena uscito dalla Commissione parlamentare, per dare delle risposte concrete a tutta una fascia di cittadini che meritano un'attenzione particolare per la loro condizione o per il tipo di impegno che sono chiamati a svolgere dal punto di vista sociale. In particolare abbiamo pensato a chi deve assistere un parente, che non sia un figlio, e al quale non viene riconosciuta alcuna misura di salvaguardia per il tempo sottratto al lavoro. Una visione restrittiva che va corretta. L'attenzione ai problemi sociali è e deve continuare a essere il primo obiettivo della nostra azione e anche in questo caso abbiamo ritenuto doveroso intervenire per correggere delle ''storture'' della normativa che andavano a colpire proprio chi si trova in maggiore difficoltà. Ora c'è la concreta speranza che prossima settimana il problema sia già risolto.





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