mercoledì 20 marzo 2013

Porto di Monfalcone: di chi la colpa?

Le ultime, allarmanti notizie sulla situazione del Porto di Monfalcone non sono un fulmine a ciel sereno. E le difficoltà dello scalo, tra progetti mai realizzati, speranze disilluse, lavori che non si sa perché non si sono mai realizzati, rimangono sempre le stesse. Lo avevo ribadito in aula, in decine di interrogazioni (a cui mai si è data piena risposta), me lo avevano riferito nei tanti incontri avuti lo scorso mese con gli operatori economici, sia i lavoratori che gli operatori del porto.

Perché  non si è mai provveduto a realizzare il progetto di manutenzione dei fondali (pagato, peraltro, dagli stessi operatori portuali)? Perché di dragaggio del canale di accesso si parla da ben 16 anni? Di chi è la colpa? Forse, di chi ha pensato di risolvere tutto con una legge completamente svuotata da ogni valore, e non ha saputo mai fare niente né per il porto di Monfalcone né per quello di Trieste. Ovvero, dell'assessore Riccardi, che adesso non può fare lo scaricabarile su chi sta sotto di lui.

In questi anni nella giunta Tondo ha saputo solo realizzare progetti già impostati da amministrazioni precedenti e rotonde stradali per il suo collegio elettorale. Adesso, che trovi la soluzione, con un cronoprogramma di pochi mesi che salvi lo scalo monfalconese, altrimenti condannato all'inattività.

Nessun commento:

Posta un commento