venerdì 20 luglio 2012

Elettrodotto: la Regione ha abbandonato i Comuni

«Che fine ha fatto il lavoro del consulente, pagato dalla Regione Friuli Venezia Giulia, che aveva individuato alcune ipotesi alternative al tracciato dell'elettrodotto Redipuglia-Udine proposto da Terna, contraddistinto da un forte impatto ambientale? Che fine hanno fatto gli impegni assunti dal Presidente Tondo e dalla Lega in Consiglio Regionale solo un paio di mesi fa per individuare una soluzione progettuale condivisa?»


Queste le domande che ho posto, assieme al Segretario Provinciale del PD udinese Andrea Simone Lerussi, dopo la comunicazione dell'avvio delle procedure per l'approvazione definitiva del progetto proposto da Terna nella costruzione dell'elettodotto Redipuglia-Udine e le sollecitazioni delle imprese.

Con la decisione di procedere con il progetto, la Giunta Regionale e la Lega, dopo quattro anni di inerzia e di impegni al dialogo e alla valutazione delle ipotesi alternative, hanno preso in giro il territorio e le istituzioni locali. La Giunta ha quindi preso in giro il territorio e le istituzioni locali rinunciando al governo della Regione limitandosi a fare il passacarte.

Non si discute la necessità di rafforzare la rete per trasferire elettricità e a gestire i picchi o le cadute energetiche, ma ciò deve e può essere fatto con la partecipazione e condivisione delle amministrazioni locali. La Regione, paralizzata per 4 anni, ha dapprima garantito che l’opera non sarebbe stata fatta (!) e, successivamente, si è svegliata dimenticandosi del proprio ruolo e del dovere di valutare correttamente i progetti che le competono.

Va poi ricordato che la Giunta, oltre a non avere formulato il Piano Energetico Regionale, non ha affrontato le modalità di coinvolgimento delle due centrali che producono energia, a Monfalcone e a Torviscosa, al fine della fornitura di elettricità alle imprese nell'ambito delle liberalizzazione del mercato.
Per il PD la soluzione doveva e poteva essere presa due anni fa, senza sprecare tempo come colpevolmente ha fatto la Giunta Regionale, dando il via libera a un tracciato che utilizzasse corridoi o dorsali esistenti e l'interramento della linea a doppia terna laddove le circostanze lo richiedevano.

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