domenica 30 maggio 2010

Sulle indennità...

Ridurre del 5% gli stipendi di sindaco e assessori? Con un risparmio calcolato sui 16mila euro, è una mossa che sa di pura demagogia. Se veramente si vogliono ridurre i costi della politica, in questi momenti difficili, lo strumento c'è già: diminuire il numero di assessori, e togliere quelle cariche del tutto inutili e dispendiose come i presidenti dei consigli provinciali e comunali.
Prendo spunto dalla vicenda dell'annunciata (e poi stoppata) riduzione degli stipendi di sindaco e assessore della giunta comunale di Gorizia per dire che, invece di inventarsi delle pagliacciate che lasciano il tempo che trovano, visti anche gli scarsissimi risultati pratici, come la riduzione del 5% degli stipendi, si potrebbe agire, da subito, verso una razionalizzazione dei costi, riducendo il numero delle cariche. La legge lo permette, dal momento che prevede un numero minimo e uno massimo di assessori.

Ricordo come, nel corso della mia Presidenza alla Provincia, ho fatto bene attenzione a non cedere alle pressioni per aumentare il numero delle cariche. Anzi: ho scelto di nominare il numero minimo di assessori, sei, e se fosse stato possibile li avrei ridotti a quattro. E la macchina, mi pare, funzionava bene lo stesso.

Ecco quindi una scelta facile e immediata per risolvere il problema dei costi: meno cariche, più deleghe alla stessa persona. Non solo: non appena sarà possibile, presenterò una proposta per intervenire sulla legislazione regionale prevedendo l'eliminazione di una carica che comporta solo costi, ovvero quella di Presidente del Consiglio (provinciale e comunale). Carica che può essere tranquillamente rivestita da Sindaco e Presidente della Provincia. Infatti, nel corso della mia presidenza, ho ricoperto tale incarico fino a quando non mi giunse una diffida che mi obbligava alla nomina, essendo la legge blindata in tal senso.

Ma le cose possono sempre cambiare. E, sia nel caso della riduzione di assessori che di eliminazione del presidente dell'assemblea, si andrebbe a risparmiare almeno quattro volte tanto la cifra prevista con il taglio del 5% degli stipendi. Soldi che potrebbero essere destinati al sociale e ai servizi per il cittadino.

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