sabato 5 giugno 2010

Razzini: e le ronde dove sono?!?!?

Non attendiamo altro, per rendere sicura la città, che le ronde di Razzini e dei suoi. Peccato che, nonostante la situazione sia così drammatica, per il primo bando dei ''vigilantes padani'' nessun monfalconese abbia trovato il tempo di proporre la sua candidatura, leghisti compresi.
E' la risposta (ironica) che mi sento di dare al consigliere Razzini intervenuto sui fatti di cronaca degli ultimi giorni in città.

Che Monfalcone sia una realtà complessa, con mille sfaccettature e quindi anche mille questioni aperte, nessuno lo mette in dubbio. Ma da qui a lanciare allarmi di ''città in preda alla criminalità'' ogni volta che le cronache riportano un episodio, ce ne corre. Anche perchè questo continuo starnazzare della Lega Nord sulla questione sicurezza fa sorgere più di qualche domanda.

La prima: come mai, se la situazione è talmente drammatica, Razzini e i suoi fedelissimi non hanno pensato a organizzare un servizio di ronde anche in città? Secondo quanto dichiarato dallo stesso assessore regionale alla Sicurezza Federica Seganti, (esponente della Lega Nord), le domande per la creazione dei ''volontari per la sicurezza'' sono arrivate da Trieste (una ventina), da Udine (123) e da Pordenone (205). Zero dalla provincia di Gorizia. Strano, per una città così ''in preda alla criminalità'' come appare essere Monfalcone nella visione leghista.

Seconda domanda: Razzini non è forse il riferimento locale per quanto riguarda la sicurezza, visto che del suo stesso partito è l'assessore regionale e anche il ministro nazionale? E allora che si prenda le sue responsabilità, invece di strumentalizzare ogni vicenda. Non è possibile che nel 2008 l'intera campagna elettorale contro il governo sia stata giocata sulla sicurezza, mentre adesso, improvvisamente, Regione e Governo non hanno più responsabilità e la ''patata bollente'' è passata in mano al sindaco.

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