lunedì 16 marzo 2015

Cara Gradisca: si dia risposta a esigenze dei lavoratori

Ho presentato al Governo un'interrogazione sulla situazione al Centro Cara Cda di Gradisca d’Isonzo, che attualmente ospita i richiedenti asilo in attesa di esame presso la commissione territoriale di Gorizia, e che in precedenza ospitava anche un Cie, ora riqualificato come Cara-2, originariamente solo per rispondere a ''situazioni di emergenza'', ma di fatto ormai utilizzato continuamente visto il continuo afflusso di richiedenti asilo sul territorio. L'interrogazione ricorda la drammatica situazione professionale e lavorativa dei 70 dipendenti del Consorzio Luoghi Comuni – Connecting People fino a ora gestore del Cara, che a oggi hanno ricevuto appena lo stipendio di ottobre 2014, e che con la ventilata ipotesi di gestione affidata a volontari della Croce Rossa rischiano il posto di lavoro, con evidente ricaduta disastrosa sulle loro famiglie e sull'economia del territorio goriziano.
Le organizzazioni sindacali hanno già tentato due volte la via della conciliazione obbligatoria senza risultato, e si sono dichiarate preoccupate sia per la situazione dei pagamenti, che per le mancate novità rispetto alla ipotetica risoluzione consensuale dell'appalto, nonché per la mancata volontà annunciata dal Ministero in merito all’inserimento della clausola di salvaguardia occupazionale per i 70 lavoratori, nonostante essi abbiano maturato nel corso delle varie gestioni una notevole esperienza
lavorativa, che tornerebbe di sicuro utile a un futuro gestore.
Chiedo quindi al governo quali misure si stiano prendendo sia per assicurare ai lavoratori del Centro Cara Cda di Gradisca d’Isonzo la dovuta corresponsione delle retribuzioni finora maturate e non ancora corrisposte, che per assicurare la loro occupazione, rivedendo ad esempio la posizione del Ministero sul mancato procedimento di applicazione della clausola sociale.

Nessun commento:

Posta un commento