Avvio rapido della
seconda commissione per esaminare le istanze dei richiedenti asilo?
Magari, ma non sarà così. È vero che il decreto legge del 22
agosto 2014 è stato convertito, ma di nuove commissioni non se ne
parla prima del 2015.
La questione è
stata esaminata nell'ultima seduta del Comitato, dove ho interrogato
il ministro Alfano su tre questioni: in quanto tempo saranno attive
le altre commissioni previste (e dove saranno collocate), con che
fondi si pensa di attivarle, e quanti fondi sono disponibili per il
piano nazionale e regionale sull'Immigrazione ma non ho ottenuto
risposte. Il ministro infatti si è riservato di verificare tutto. Le
domande sono state rivolte nel corso dell'incontro che illustrava il
passaggio dall'operazione Mare Nostrum a Triton. Nell'occasione ho
quindi posto il problema di Gorizia, Trieste e Udine, che si trovano
alle prese con l'immigrazione cosiddetta ''di ritorno'', ovvero
persone che arrivano a Gorizia proprio per le richieste di asilo,
chiedendo anche quando si passerà ad affrontare situazioni come
quella di Gorizia considerandole come strutturali, e non di
emergenza.Il problema è che
quando un provvedimento viene convertito in legge, c'è poi bisogno
dei regolamenti attuativi per renderlo efficace. E in questo caso la
strada è ancora lunga: il piano deve essere condiviso tra Governo,
Anci e Conferenza delle Regioni. Il 30 ottobre in audizione al
Comitato ci sarà il sindaco di Udine Furio Honsell. A fine novembre
avremo l'audizione del presidente della Conferenza Sergio
Chiamparino. Solo dopo aver sentito tutti i pareri e determinato le
risorse si deciderà dove andrà collocata una seconda commissione.
Quindi, seppur mantenendo la notizia positiva della conversione in
legge, non dobbiamo farci troppe illusioni sulla velocità di
creazione di un'altra commissione.
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