lunedì 26 aprile 2010

Unica università regionale

Un'unica università regionale, con un unico Erdisu e una Fondazione che riunisca tutte le principali realtà economiche del territorio. Ecco a cosa dovrebbe mirare una vera riforma del sistema universitario regionale, di cui la bozza che si sta discutendo ora dopo l'esame della commissione al massimo rappresenta un primo passo.

La verità, infatti, è che una vera riforma dovrebbe essere a base regionale, superando il duopolio Udine-Triesce che di fatto esclude Gorizia e Pordenone. Anche perchè non se ne vede il motivo: Gorizia e Pordenone non sono forse capoluoghi di Provincia come Udine? I Consorzi non contribuiscono con il 50% ai fondi previsti dalla normativa? E allora perchè si ha tanta paura di ascoltare le richieste del territorio?

Se la riforma sarà portata in aula il 4 maggio, la voterò (solo se conterrà l'emendamento di inclusione dei due Consorzi) solo perchè rappresenterebbe il primo passo verso quello che dovrebbe essere la vera rivoluzione del sistema universitario. Ovvero un sistema unico regionale, con un'unica Università che eviti le spese inutili e i doppioni, e che possa fare base su una Fondazione a cui contribuiscono le principali realtà economiche del territorio, che potrebbero così contribuire attivamente all'eccellenza regionale.

Naturalmente non saranno i territori a ''mettere becco'' nelle questioni didattiche, che dovranno essere di esclusiva competenza del sistema Universitario. Ma realizzare un sistema unico sarebbe la sola vera rivoluzione di cui questa Regione sente il bisogno.

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