venerdì 26 febbraio 2016

Gozi in Comitato Schengen: nessun hotspot in Fvg

In Friuli Venezia Giulia non è previsto alcun centro di identificazione migranti (i cosiddetti hotspot): i sei in programma sono quelli già noti, e non ci ulteriori progetti per il Fvg o il Brennero: lo ha confermato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Sandro Gozi nell'odierna audizione del Comitato di controllo e sull'attuazione del trattato di Schengen in risposta a una mia domanda. E con uguale fermezza ha respinto la possibilità di rinunciare a Schengen. «La soluzione non è quella di escludere chi è in difficoltà, bensì mostrare capacità di intervenire insieme in suo sostegno – ha spiegato – Dobbiamo lottare continuamente per uscire dalla paura in cui qualcuno ci vuole rinchiudere». Gozi ha poi ribadito quanto costerebbe all'Europa la rinuncia a Schengen: 100 miliardi di euro, di cui solo 50-70 nel settore del turismo. Ha poi ribadito che le eventuali provvedimenti austriaci alle frontiere sono legate alle decisioni del Consiglio europeo e che potranno venire attuate solo al verificarsi di determinate condizioni. Infine ha annunciato che si sta lavorando per arrivare ad attuare un corpo di polizia europeo delle frontiere esterne, argomento oggetto di una proposta legislativa della Commissione europea attualmente in discussione entro giugno 2016.

Sono assolutamente d'accordo con il sottosegretario nella necessità di non lasciarsi impressionare dalla troppa disinformazione che si sta facendo su questo tema, per non lasciar vincere la ''dittatura della paura'' che sarebbe la fine dell'Europa.

G.B.



Il filmato è disponibile cliccando qui: http://webtv.camera.it/archivio?id=9025&position=0 .Il mio intervento è al minuto 36.

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