Mantenere
inalterato il progetto di Alta Velocità in quanto asse strategico,
ma puntare nel breve periodo sul un progetto di velocizzazione
dell'attuale asse Venezia-Trieste (che oltretutto costerebbe 1.800
milioni di euro a fronte dei 7.474 previsti per l'AV): questo è
quanto emerso nell'incontro dello scorso 26 marzo tra il commissario
straordinario per la Tav e Rfi secondo quanto riferito dal Ministero
delle Infrastrutture e Trasporti in risposta a un'interrogazione
degli onorevoli Mognato e Tullo in commissione.
Il
Ministero spiega che si è preso atto delle determinazioni delle due
Regioni Veneto e Fvg (che con atti formali hanno richiesto la
modifica del tracciato) e si è stabilito di abbandonare il vecchio
progetto del 2010 e di sbloccare la progettazione del nuovo tracciato
che ha già il consenso per il tratto veneto (si stanno invece
attendendo le osservazioni del Fvg). Rfi quindi sta lavorando per la
velocizzazione della linea fino a 200 chilometri orari.
Il
Ministero ha quindi risposto a una questione, sollevata dagli
onorevoli Piepoli e Gigli, sul potenziamento del nodo ferroviario di
Udine. In questo caso, il Ministero ha informato che entro giugno
2015 saranno completati i lavori da 10 milioni di euro progettati
allo scopo di spostare il traffico merci dal tratto urbano Udine
Centrale alla circonvallazione esterna, che prevedono una serie di
interventi tra i quali l'inserimento di due scambi tra le linee Ud-Go
e il raccordo Ud-Bivio centrale per consentire l'instradamento dei
merci verso Tarvisio, e la realizzazione di un nuovo binario su Bivio
Cividale. La seconda fase, finanziata per 50 milioni di euro con la
legge di stabilità 2014, prevede invece il raddoppio della tratta
tra Udine centrale, Udine parco e Bivio Cividale con la realizzazione
di due linee indipendenti a doppio binario verso Tarvisio e Trieste.
Infine,
il Ministero ha evidenziato che è in fase di avvio un negoziato con
l'Austria per far riconoscere la sezione Palmanova-Udine quale
sezione transfrontaliera del Corridoio Baltico-Adriatico, azione che
comporterebbe un aumento della percentuale di sostegno comunitario
fino a un massimo del 40% dei costi di realizzazione.
mercoledì 16 aprile 2014
Il futuro dei collegamenti ferroviari regionali nelle risposte del Ministero
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