domenica 22 maggio 2011

Le promesse impossibili...

Una legge su quattro bocciata dal ''governo amico''. Un consiglio regionale bloccato da mesi. Una politica industriale ed economica inesistente. E adesso dovremmo credere alle promesse elettorali che Tondo fa alla Cisint e al suo neo-alleato Blasig? E su cosa? Sulla liberalizzazione dell'autostrada, di cui Riccardi, fin da quando era direttore generale di Autovie, non ha mai voluto parlare? La stessa liberalizzazione per la quale abbiamo raccolto 5mila firme bellamente ignorate dalla giunta regionale? Bene, se adesso improvvisamente invece si può fare, perchè aspettare le elezioni? Si faccia subito. Sfido Tondo a portare in giunta entro la settimana una delibera di generalità che dichiari nero su bianco tale intenzione.

Un altro dei punti era l'unione di Comuni. Ma come? Proprio la giunta di centrodestra, che ha abolito le unioni di Comuni (le Aster) volute dal centrosinistra, adesso cambia idea? Senza peraltro chiedere che cosa ne pensano le amministrazioni di Staranzano e Ronchi...

Un altro punto è la metanizzazione della centrale. Fa piacere che finalmente Tondo la prenda in considerazione, visto che per tre anni non ha fatto assolutamente nulla in tal senso, cambiando anzi tre assessori alle Attività Produttive in tre anni, e facendo quindi mancare un punto di riferimento regionale. Con queste premesse, però, è difficile credere che dalle parole si passi ai fatti.

Mi spiace invece che nel presunto accordo non si sia presi in considerazione altri temi ben più importanti, come il sostegno alla nostre attività produttive, l'occupazione e i posti di lavoro, e soprattutto la questione sanità, che vede l'ospedale di Monfalcone perdere, giorno dopo giorno, le sue specialità, e soprattutto farne oggetto di una guerra di poveri tra la nostra città e Gorizia. Ma forse non è un caso, visto che lo stesso Tondo si è definito il ''garante della città di Gorizia in giunta''....

In conclusione, voglio lanciare un appello a tutti coloro che si riconoscono nell'identità di socialisti europei, e che credono in valori quali il bene comune, la solidarietà, la giustizia sociale e l'uguaglianza tra tutti i cittadini: un appello a non credere alle promesse elettorali dell'ultima ora, bensì a sostenere chi, non negli ultimi giorni ma da sempre, ha portato avanti con serietà e coerenza questi valori.

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