mercoledì 13 aprile 2011

Codice per l'edilizia: basta lungaggini!

Il problema segnalato dal Collegio geometri di Udine in merito al regolamento del Codice regionale dell'edilizia non è il solo problema di questo settore. Un'altra questione è quella delle lungaggini delle gare di appalto, che in momenti come questi di crisi andrebbero velocizzate quanto possibile.

E questo è stato il tema affrontato in un'interrogazione presentata dal mio collega Colautti, relativa alla decisione del Governo di alzare a un milione e mezzo il limite degli appalti non più soggetti a gara europea, e quindi passabili di rito abbreviato. L'adeguamento a questo decreto, a giudizio di Colautti e anche mio, dovrebbe essere l'occasione per la Regione Fvg di riformare l'intero sistema dei bandi, supportando tecnicamente e giuridicamente l'attività delle società appaltanti. Molto spesso infatti in questo argomento c'è stata una certa ''carenza di regia amministrativa''.

La risposta di Riccardi? Che l'intenzione di rinnovare c'è, in quanto «l'impianto legislativo in questo momento è superato dal vero di nuovi strumenti sia nazionali che di direttive comunitarie». Riccardi rassicura che è sua intenzione «accompagnare il settore in un percorso che veda tutti protagonisti». Quindi si dovrebbero avviare dei tavoli di consultazione per arrivare a una norma che «metta chiarezza e consenta, alle singole stazioni appaltanti, l'applicazione dettagliata di norme» e possa «consentire alla Regione di esercitare la funzione di strumento di consulenza».

Di tempi precisi non si parla, ma le intenzioni messe finalmente nero su bianco sono già un passo avanti.

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